Rumori sinistri e l'allargarsi delle fessure sulle pareti che da mesi facevano temere il peggio. Poi la chiamata ai Vigili del fuoco, che si sono accorti subito della gravità della situazione. L'ordine di evacuazione per gli abitanti di due palazzine di via Bagolino, strada di case popolari nel quartiere dei cantieri navali di Palermo, è arrivato immediatamente. Ma non tutti ce l'hanno fatta. Gli edifici si sono sbriciolati prima che tutti gli abitanti riuscissero a uscire. In quattro sono rimasti sotto le macerie: il cadavere di un uomo di 82 anni, Ignazio Accardi, è stato individuato schiacciato da una trave.
Si cercano ancora la moglie Maria La Mattina, 80 anni, - entrambi vivevano al terzo piano di uno dei due edifici -, Elena Trapani, 74 anni, ed il nipote Antonino Cinà, 54 anni. Una decina i feriti, tra i quali una bambina di 8 anni che ha solo qualche escoriazione. Nei due edifici vivevano otto famiglie. Da tempo, dopo la costruzione di una struttura prefabbricata all'ultimo piano di uno dei due immobili, si sentivano strani scricchiolii e più di una crepa si era formata sui muri. "Oggi i rumori ci hanno fatto preoccupare più del solito e abbiamo chiamato i vigili del fuoco, che ci hanno fatto immediatamente sgomberare. - racconta una delle superstiti, Giuseppina Ferrara -. Qualche minuto dopo è venuto giù tutto. Il palazzo si è sbriciolato e ha trascinato con se anche quello vicino". Accardi e la moglie, invece, erano affacciati al balcone e non sono riusciti a fuggire. I vicini di casa hanno visto le mura crollare e inghiottire i due anziani.
"Non è giusto morire così'", dice il figlio della coppia avvertito dai vigili del fuoco. E solo grazie all'intervento tempestivo dei pompieri si é evitato che il bilancio del crollo fosse ancora più drammatico. La macchina dei soccorsi è stata efficientissima con grande impiego di mezzi e uomini: dai vigili urbani, alla polizia, ai carabinieri, al 118 e alla protezione civile. Le ricerche dei dispersi non si fermano: un sonda tenta di captare eventuali suoni sotto le macerie e i cani del nucleo cinofilo sono pronti a intervenire, ma le speranze che i tre siano vivi sono poche. Sul posto, per tutta la notte, c'é stato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ha cercato una sistemazione per i senza tetto. Sul crollo verrà aperta un'inchiesta per disastro colposo: sarà' la magistratura ad accertare le cause del cedimento.
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