Emergono ancora problemi per gli impianti della Raffineria di Milazzo dopo la nuova ispezione del Ctr, Comitato tecnico regionale per la sicurezza. Nel precedente verbale del Ctr la Raffineria avrebbe dovuto presentare dopo diversi mesi un dettagliato crono programma per l'esecuzione di alcuni lavori perché esistevano delle criticità negli impianti in caso di sisma, alluvioni e nei sistemi antincendio. Ma nel nuovo verbale del Ctr viene evidenziato che non è stato ancora fatto quanto chiesto nella delibera di maggio" e "ad oggi non sono stati presentati al Comitato gli studi richiesti nonostante il gestore abbia dichiarato il completamento degli studi relativi al sistema di rilevazione H2S (idrogeno solforato) e per i servizi antincendio. Nel nuovo verbale, inviato anche al Ministero dell'ambiente e alla Regione siciliana, il Ctr ha diffidato il gestore a "produrre entro 60 giorni dalla notifica gli studi per l'estensione del sistema di rilevazione gas infiammabili, gli studi del sistema perimetrale di rilevazione H2S, gli studi di adeguamento dei sistemi anti incendio, un crono programma dettagliato con la descrizione delle varie fasi a supporto delle indicazioni temporali per la sua attuazione". Il presidente della commissione ambiente del Comune di Milazzo, Giuseppe Marano, appresa la notizia, sottolinea: "Se io fossi il sindaco di Milazzo, una zona dichiarata ad alto rischio di crisi ambientale, a tutela sia dei lavoratori che dei cittadini della Valle del Mela, chiederei la piena adozione delle prescrizione degli impianti del Ctr, pena la chiusura degli impianti". (ANSA). |
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