Silvio Berlusconi verserà alla ex moglie Veronica Lario tre milioni di euro al mese, 36 milioni in un anno, ma manterrà la proprietà della villa di Macherio e non sarà modificato l'assetto delle società che fanno capo all'ex premier. Lo rivela il Corriere della Sera. E' questo l'esito della causa di separazione "non consensuale" tra i due ex coniugi sancito in una sentenza depositata nei giorni scorsi e che pone fine a una vicenda durata tre anni. I due hanno rinunciato a chiedere "l'addebito di colpa" all'altro coniuge. La sentenza, secondo il quotidiano, è stata depositata dai giudici della Nona sezione civile del Tribunale di Milano, in gran segreto, il giorno di Natale.
Il Corriere della Sera, ripercorrendo la vicenda, ricorda che l'avvio formale della causa di separazione risale al 3 maggio del 2009, poco dopo l'invio e la pubblicazione di una lettera di Veronica all'ANSA, in cui l' allora moglie di Berlusconi stigmatizzava la presenza dell'ex marito alla festa per i 18 anni di Noemi Letizia e definiva "ciarpame senza pudore" le ventilata candidatura di "veline" alle elezioni Europee. Ma già nel gennaio 2007 in un'altra lettera, questa volta a La Repubblica, l' allora moglie di Berlusconi si diceva "ferita" nella sua "dignità di donna" da alcune dichiarazioni del marito durante la premiazione dei Telegatti. Veronica Lario aveva inizialmente chiesto 43 milioni di euro l'anno e la controfferta dell'ex marito era stata di dieci volte inferiore: 300 mila euro al mese. La sentenza che assegna all'ex moglie di Berlusconi 36 milioni di euro l'anno riflette i criteri dell'articolo 156 del Codice civile che regola i parametri del mantenimento del tenore di vita analogo a quello dovuto durante la convivenza qualora sussista una disparità economica tra i due coniugi; tiene anche conto del fatto che Veronica Lario esce dalla causa senza proprietà immobiliari.