Lunedì 23 Dicembre 2024

Morta ragazza stuprata
Proteste in India

 Centinaia di persone, per lo più giovani, erano riuniti a fine mattinata nell'area del Jantar Mantar di New Delhi per una protesta silenziosa dopo la morte in un ospedale di Singapore di una ragazza di 23 anni stuprata da sei persone il 16 dicembre nella capitale indiana. In un clima di dolore e forte tensione, la manifestazione si svolge per il momento nella massima calma, mentre tutto il centro della città, in una vasta area attorno all'India Gate, é presidiato da un gran numero di agenti di polizia, fra cui 28 compagnie delle Forze paramilitari indiane in tenuta anti-sommossa. I dimostranti sono giunti a poco a poco nel corso della mattinata al Jantar Mantar, sfilando in fila per due e mostrando cartelli di protesta firmati da organizzazioni studentesche. Intanto le autorità indiane hanno confermato che la salma della ragazza arriverà a New Delhi in serata con un aereo speciale. 
Sonia Gandhi, leader del partito del Congresso indiano, ha rivolto oggi un vibrante appello alla calma alle migliaia di partecipanti che si sono raccolti oggi nell'area di Jantar Mantar per una manifestazione di protesta dopo la morte in un ospedale di Singapore di una ragazza di 23 anni brutalmente violentata da sei persone il 16 dicembre. Svoltasi nella calma la dimostrazione ha avuto un momento di tensione quando la 'chief minister' di New Delhi, Sheila Dikshit, ha cercato di entrare nella zona dell'incontro insieme agli uomini della sua sicurezza, venendo energicamente respinta. In un breve discorso pronunciato dal suo studio privato, la Gandhi ha detto che "la morte di questa coraggiosa ragazza ci spinge a rinnovare il nostro sforzo per combattere le forze disgreganti che sono alla base dell'orrendo delitto". "Vi assicuro - ha concluso - che la vostra rabbia, la vostra voce, sono stati ascoltati e che tutto sarà messo in opera per punire i colpevoli e per impedire che simili episodi possano ripetersi". "Come donna e come madre mi unisco alla preoccupazione generale per la crescente violenza nei confronti delle donne", ha concluso, chiedendo alla gente di restare calma e di "aiutare la nostra determinazione collettiva" di voler mettere fine a simili crimini.

 Centinaia di persone, per lo più giovani, erano riuniti a fine mattinata nell'area del Jantar Mantar di New Delhi per una protesta silenziosa dopo la morte in un ospedale di Singapore di una ragazza di 23 anni stuprata da sei persone il 16 dicembre nella capitale indiana. In un clima di dolore e forte tensione, la manifestazione si svolge per il momento nella massima calma, mentre tutto il centro della città, in una vasta area attorno all'India Gate, é presidiato da un gran numero di agenti di polizia, fra cui 28 compagnie delle Forze paramilitari indiane in tenuta anti-sommossa. I dimostranti sono giunti a poco a poco nel corso della mattinata al Jantar Mantar, sfilando in fila per due e mostrando cartelli di protesta firmati da organizzazioni studentesche. Intanto le autorità indiane hanno confermato che la salma della ragazza arriverà a New Delhi in serata con un aereo speciale. 

Sonia Gandhi, leader del partito del Congresso indiano, ha rivolto oggi un vibrante appello alla calma alle migliaia di partecipanti che si sono raccolti oggi nell'area di Jantar Mantar per una manifestazione di protesta dopo la morte in un ospedale di Singapore di una ragazza di 23 anni brutalmente violentata da sei persone il 16 dicembre. Svoltasi nella calma la dimostrazione ha avuto un momento di tensione quando la 'chief minister' di New Delhi, Sheila Dikshit, ha cercato di entrare nella zona dell'incontro insieme agli uomini della sua sicurezza, venendo energicamente respinta. In un breve discorso pronunciato dal suo studio privato, la Gandhi ha detto che "la morte di questa coraggiosa ragazza ci spinge a rinnovare il nostro sforzo per combattere le forze disgreganti che sono alla base dell'orrendo delitto". "Vi assicuro - ha concluso - che la vostra rabbia, la vostra voce, sono stati ascoltati e che tutto sarà messo in opera per punire i colpevoli e per impedire che simili episodi possano ripetersi". "Come donna e come madre mi unisco alla preoccupazione generale per la crescente violenza nei confronti delle donne", ha concluso, chiedendo alla gente di restare calma e di "aiutare la nostra determinazione collettiva" di voler mettere fine a simili crimini.

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