Ha ottenuto il divorzio la quindicenne saudita costretta a sposare un novantenne che per la moglie-bambina ha versato in dote ai genitori di lei 17.500 dollari. Lo ha annunciato l'associazione nazionale per i diritti dell'uomo in Arabia saudita che si è battuta per salvare la ragazzina da questo brutto incubo di cui il mondo intero è venuto a conoscenza grazie al tam-tam su Twitter. L'associazione saudita è riuscita ad annullare queste nozze puntando sul fatto che il matrimonio in Islam deve essere basato sul mutuo consenso e che, nel caso della quindicenne, questo non è avvenuto come dimostrato dal fatto che la prima notte di nozze la sposa si è rinchiusa in camera da letto impedendo al marito di entrare. Le organizzazioni per la difesa dei diritti umani nel regno saudita si stanno mobilitando per chiedere che sia fissata un'età minima per il matrimonio e sia posta fine alla compravendita di spose sempre più giovani, ma si scontrano con l'ostilità dell'establishment religioso. (ANSA-AFP)