La casa circondata dalle fiamme e il vento che soffia troppo forte per sperare che il fuoco si plachi. Cinque bambini hanno vissuto momenti di terrore in Tasmania, l’isola australiana tra le piu’ colpite nell’ondata di incendi che sta devastando il sud Paese. A salvare loro la vita il nonno che li ha letteralmente strappati alle fiamme tenendoli per tre ore aggrappati a se’, rifugiati sotto ad un molo con gran parte del corpo immerso nell’acqua. Mentre tutto intorno bruciava. Del drammatico episodio, risoltosi poi per il meglio, parlano oggi con grande evidenza i media britannici mostrando anche alcune immagini di quell’inferno cui e’ scampata l’intera famiglia Walker nella cittadina di Dunalley. Tim Holmes, il nonno di origine gallese trasferitosi in Tasmania 30 anni fa, stava badando ai cinque nipotini in assenza dei loro genitori, quando le lingue di fuoco sono comparse all’orizzonte. Viaggiavano veloci spinte dal vento e precedute da un fumo sempre piu’ spesso. Pochi minuti e la casa sarebbe diventata una trappola mortale. E’ a a quel punto che Tim ha avuto la prontezza di portare di corsa tutti verso l’acqua. Uno dopo l’altro i bambini si sono tuffati in mare, prima con l’auto di un canotto, poi si sono aggrappati al corpo del nonno che li ha portati a rifugiarsi sotto un molo e con l’acqua alta fino al collo. Da giorni l’Australia meridionale e’ messa in ginocchio dagli incendi che ancora divampano a causa delle altissime temperature e del vento. Condizioni più miti hanno alleviato oggi gli sforzi di circa 2000 pompieri, ma decine di roghi continuano ad ardere.
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