Una lettera anonima spedita agli uffici milanesi della Dia dopo le bombe piazzate dalla mafia a Roma e Milano il 27 giugno '93, svela i propositi di Cosa nostra di ''trattare patteggiamenti con nuovi governanti politicanti per preparare il terreno''. Gli attentati dovevano servire per convincere lo Stato a scendere a patti con la mafia. Il contenuto della missiva - citata nella relazione del presidente dell'Antimafia Beppe Pisanu - era presente in passato in qualche fascicolo processuale.