Sabato 23 Novembre 2024

Stromboli avvolta dal
nuvolone vulcanico

Spettacolare colata di lava dello Stromboli con una gigantesca nube di fumo e cenere (generata da una frana) che ha avvolto il villaggio oscurando il cielo. Oggi volo di ricognizione con un elicottero AB212 del secondo Reggimento aviazione dell’Esercito di Lamezia Terme su richiesta della Protezione civile con a bordo un vulcanologo per valutare l’ entità del fenomeno. L’evento eruttivo, che potrebbe durare anche alcuni mesi, così come evidenziato dagli esperti, si è verificato ieri, intorno a mezzogiorno. Le avvisaglie di un forte incremento dell’attività vulcanica si sono avute già mercoledì scorso alle 17.30 con un trabocco lavico lungo la Sciara del fuoco. In quell’occasione sono stati osservati un progressivo aumento dell’attività vulcanica sui crateri sommitali e fenomeni di rotolamento di blocchi incandescenti lungo la Sciara. Si tratta, comunque, di fenomeni legati all’incre - mento dell’attività del vulcano registrata a partire da dicembre. Dal 23, infatti, sono avvenuti ripetuti trabocchi lavici dalla terrazza craterica che hanno generato piccole colate di lava nei settori settentrionali e nord-occidentali della Sciara del Fuoco. I maggiori trabocchi sono avvenuti tra il 23 e il 27 dicembre e la mattina del 7 gennaio. L’eruzione di ieri delle 12,20 è stata preceduta da un evento minore alle 3,30 del mattino. Il fenomeno eruttivo consistente in un piccolo fiume di lava e massi incandescenti che si riversano dai crateri fino al mare è ben visibile dalle altre isole dell’arcipelago eoliano. Lava che a contatto col mare genera imponenti nubi bianche che si mescolano alle ceneri scure eruttate dai crateri sommitali. Il forte vento di ieri ha spinto la grossa nube di cenere verso il villaggio di Stromboli oscurando parzialmente e per qualche ora il cielo. Il borgo di Ginostra, sull’altro versante dell’isola, grazie al vento favorevole, è stato risparmiato dalla nube. I ginostresi, infatti, si sono accorti del fenomeno solo nel primo pomeriggio grazie ad una piccola ricaduta di sabbia vulcanica.

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