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"Il processo prosegua,
Berlusconi non è
candidato premier"

 Il procuratore aggiunto Boccassini, davanti ai giudici della Quarta sezione penale di Milano (ora in camera di consiglio per decidere), si è opposta sia al legittimo impedimento chiesto dalla difesa per l'udienza di oggi sia alla richiesta di legittimo impedimento per motivi elettorali. Riguardo a questa seconda istanza, il pm ha chiarito che "non è una questione di diritto da affrontare in un'aula di tribunale, ma solo un tema di opportunità politica". 

Un processo, ha aggiunto Boccassini, "non può essere sospeso per una campagna elettorale". Riguardo invece all'istanza di impedimento presentata oggi e legata ad una riunione politica, Boccassini ha fatto notare che "la missiva mandata ai coordinatori regionali del partito per convocare questa riunione é firmata da Alfano, e Berlusconi ha semplicemente offerto casa sua". Per Boccassini, infatti, l'impedimento non si può concedere perché l'ex premier "non è né il segretario politico del partito, né il candidato premier". L'avvocato Niccolò Ghedini è intervenuto per spiegare che "Palazzo Grazioli non è l'abitazione privata di Berlusconi, ma una sede del partito". 

Boccassini, tra le altre cose, ha ribadito anche oggi che la difesa dell'ex premier ha messo in atto nelle ultime udienze del processo "un'attività per procrastinare il dibattimento e per arrivare alla campagna elettorale". Infine, il pm ha anche voluto far notare che "l'imputato ha scelto ed è un suo diritto di non partecipare alle udienze del processo, se non quando è venuto per dichiarazioni spontanee ed oggi la difesa chiede di sospendere il processo per la campagna elettorale, questione solo politica".

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