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La CM Italo-Arbereshe Pollino
parla di colonizzazione

Non si placano le polemiche dopo la composizione delle liste del PD. A scendere in campo anche Vincenzo Barletta, presidente della Comunità Montana italo-arbereshe del Pollino che parla di colonizzazione. “I vertici regionali e nazionali del Partito democratico continuano a delegittimare e a mortificare le capacità, le competenze, l’impegno e l’attaccamento al partito  dei tanti quadri e dei tanti amministratori che da sempre sono in trincea nelle varie realtà periferiche di questa Regione. Non si riesce a capire, - afferma  Barletta - se non in una logica di colonizzazione, il perché il Partito nazionale, con l’avvallo interessato di quello regionale, piazza, al quarto e al quinto posto della lista al Senato, candidati, sicuramente validi e onesti, che non sono espressione dei territori calabresi, così come non si riesce a spiegare, senza nulla togliere al suo alto profilo, morale e politico, che la contraddistingue nel panorama politico italiano, il perché a capeggiare la lista per la Camera di Deputati nella nostra Regione debba essere la toscana Rosi Bindi. Sono scelte, queste, che avvallate dal vertice calabrese, di certo non aiutano quel processo di ricomposizione e di amalgama di cui il partito calabrese, anche alla luce delle tante defezioni che si registrano quotidianamente, ha vitale necessità. Come se nelle periferie di questa terra di Calabria – conclude il presidente della Comunità montana del Pollino - non vi fossero intelligenze e capacità che possano rappresentare le esigenze e i bisogni dei propri territori nelle sedi istituzionali nazionali. E’ chiaro – ha concluso  Barletta – che, di fronte a tali atteggiamenti, i territori periferici, continuamente mortificati, si chiedono e chiedono che ruolo debbano avere”.

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