Diminuisce leggermente il flusso lavico dai crateri ma aumentano le frane e si teme soprattutto un crollo del costone della Sciara del fuoco. Così, in estrema sintesi, la situazione nell’isola dove l’eruzione dello Stromboli è giunta al ventitreesimo giorno, caratterizzata, ieri mattina, verso le 7, da un’altra frana che ha sollevato una grossa nube di sabbia. Gli strumenti continuano a segnalare costanti frane lungo il costone della Sciara del Fuoco. Crolli che creano apprensione tra gli addetti ai lavori ed i residenti. L’Osservatorio Vesuviano di Napoli che tiene sotto monitoraggio lo Stromboli con diverse telecamere e strumenti ha registrato, attraverso l’analisi dei sismogrammi, nelle ultime 24 ore ben 23 segnali sismici associabili ad eventi franosi di piccola entità, localizzati nell’area della Sciara del Fuoco. E mentre il presidente della Regione Crocetta, si è attivato affinchè la situazione venga esaminata in tutte le sue possibili evoluzioni, in un incontro che si svolgerà oggi tra i rappresentati del dipartimento nazionale di Protezione, quello regionale di Protezione civile e l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, i 613 abitanti di Stromboli e Ginostra, cominciano ad essere davvero preoccupati. Lo conferma un residente Pier Paolo Cincotta: «Certo che siamo in apprensione – ha affermato– e la cosa più grave è che nessuno ci ha detto qual’è effettivamente la situazione e soprattutto come dobbiamo comportarci in questi casi. Siamo all’oscuro di tutto. Sarebbe importante fare una riunione pubblica con i vulcanolgi dell’Ingv e la Protezione civile per dire ai cittadini dell’isola qual’è al momento la situazione, quale pericolo si può correre e soprattutto se c’è il rischio di un nuovo tsunami, come accaduto nel 2002». Anche gli abitanti di Ginostra chiedono di essere messi al corrente tramite un’incontro pubblico di ciò che effettivamente sta accadendo. E proprio per informare i cittadini, giovedì, vi sarà una riunione pubblica. Lo ha reso noto il sindaco di Lipari Marco Giorgianni che si ritrova oggi ad affrontare un’emergenza che non è più straordinaria ma ordinaria. Ciò significa tutti gli impegni sono passati dalla Protezione civile nazionale al comune di Lipari ma senza poteri speciali. «Non voglio emergenze straordinarie – ha affermato Giorgianni – ma ho bisogno di interventi particolari per poter gestire al meglio la situazione. Occorre prevedere il potenziamento di tutte quelle che sono le attività, in modo tale che se si verifica una emergenza, come quella che stiamo vivendo in questi giorni, siamo in grado di intervenire tempestivamente e non attendere gli arrivi dalla terraferma» « Lo Stromboli è un vulcano attivo e l’isola deve ricevere più attenzione sempre e non solo durante le fasi di maggiore attività del vulcano. Ho chiesto in prefettura– ha concluso il primo cittadino eoliano– anche il raddoppio dei medici di guardia di Stromboli e Ginostra così come ho evidenziato che occorre un presidio dei Vigili del Fuoco permanente. C’è una situazione di criticità e quindi dobbiamo essere tutti pronti e attenti ». Nei prossimi giorni, intanto, giungerà a Stromboli un team della Protezione civile nazionale, che opererà a supporto delle autorità locali e del Comune nell’analisi e nel monitoraggio, al fine di seguire tempestivamente l’evolversi della situazione del vulcano dell’isola delle Eolie. Sull’isola, intanto, sono stati messi in allerta tutti i residenti le cui abitazioni si trovano a distanza dalla battigia tale da esporli a rischio nell’eventualità di onde anomale che potrebbero essere sollevate da distacchi di materiale roccioso dal fianco del vulcano.
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