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Lega, perquisite le sedi
di Milano e Torino

La Gdf di Milano, su ordine del pm Maurizio Ascione, ha perquisito le sedi di Milano e Torino della Lega Nord nell'ambito dell'inchiesta per bancarotta e corruzione con al centro presunte irregolarità sulle quote latte. Gli uomini della Guardia di finanza di Milano ieri sera sono entrati nella sede di via Bellerio e in quella di Torino del Carroccio con un decreto di perquisizione presso terzi per acquisire materiale informatico e cartaceo. L'inchiesta, coordinata dal pm Ascione, parte dal crack della cooperativa 'La Lombarda' fallita con un buco da 80 milioni di euro. Oltre alla bancarotta, gli inquirenti ipotizzano anche la corruzione perché, da quanto si è saputo, si sospetta di presunti versamenti di mazzette a funzionari pubblici e politici per interventi sia ministeriali che legislativi a favore degli agricoltori per ritardare i pagamenti sulle quote latte da versare all'Unione Europea.

"La Lega non c'entra, l'inchiesta riguarda una società che non c'entra niente con la Lega". "Non hanno trovato nulla", noi "siamo terzi e quindi la questione è chiusa". Così il segretario della Lega Roberto Maroni sulle perquisizioni in via Bellerio per l'inchiesta sulle quote latte.

Umberto Bossi e Roberto Maroni erano presenti, da quanto si è saputo, nella sede della lega di via Bellerio a Milano durante le perquisizioni della Gdf con al centro le quote latte. Presenti anche Roberto Calderoli e Roberto Cota. Su alcuni uffici i rappresentanti del Carroccio hanno sollevato la questione dell'immunità parlamentare. Da quanto si è appreso, i rappresentanti del Carroccio hanno sollevato la questione dell'immunità parlamentare su alcuni uffici delle sedi del partito perché sono di pertinenza di alcuni parlamentari e quindi la Gdf non ha potuto acquisire il materiale presente in quegli uffici. L'inchiesta era partita dalla bancarotta della cooperativa di agricoltori milanesi 'La Lombarda' (in passato è stato condannato per il crack il legale rappresentante) e poi gli inquirenti hanno allargato le indagini su presunti episodi corruttivi, arrivando ad indagare anche in Piemonte. In passato sono stati sentiti a verbale dal pm anche gli ex ministri dell'Agricoltura Galan e Zaia, oltre all'ex presidente dell'Agenzia per le erogazioni per l'agricoltura, Dario Fruscio e all'ex capo di gabinetto del ministero delle Politiche Agricole, Ambrosio. Gli inquirenti stanno indagando in particolare sui rapporti commerciali tra 'La Lombarda' e altre società. Per il momento è stato notificato un decreto di perquisizione presso terzi, senza informazioni di garanzia per gli indagati.

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