Lo tsunami elezioni iniziato con le Regionali deve evidentemente ancora esaurire, in Sicilia, la sua imponente forza d’urto, e ieri sono arrivati da Roma altri annunci esplosivi destinati a innescare reazioni a catena di cui è presto prevedere l’esito. Certo è che l’esclusione dalle liste Pd di due parlamentari uscenti del calibro di Mirello Crisafulli di Enna e Antonio Papania di Trapani lacerano il partito in Sicilia e infatti alcune reazioni bollano come sconsiderata la decisione della Commissione di garanzia, dopo che i due avevano vinto le Primarie e avevano contribuito alla vittoria di Bersani. Crisafulli era stato inserito al settimo posto nella lista per la Camera nella Sicilia orientale; Papania in seconda posizione nella lista al Senato, dietro Corradino Mineo. In bilico fino all’ultimo sarebbe rimasto anche il messinese Francantonio Genovese. In casa PdL esplode il caso del vicepresidente del Senato Mimmo Nania, escluso perché ha già “maturato” sei legislature. La decisione ha investito il centrodestra peloritano come una bomba inattesa. L’ex sindaco Giuseppe Buzzanca ha rivolto un appello a Berlusconi perché intervenga: «Senza il contributo della destra messinese il PdL corre seri rischi di perdere la partita»