La cattura del boss Filippo Barresi, che per la sua latitanza aveva scelto Milazzo, ha portato gli inquirenti ad accendere i fari sugli interessi economici che la mafia barcellonese avrebbe su una rete di attività imprenditoriali esistenti sul territorio della città del Capo. La scelta di trascorrere nel milazzese buona parte della lunga latitanza durata ben 19 mesi, non sarebbe stata casuale. Il boss che non si era mai allontanato dal suo territorio per celare la vera identità indossava parrucca, berretto e gli occhialini, a volte anche il casco da ciclista, per non farsi riconoscere mentre liberamente praticava sport, corsa e bici lungo la riviera di Ponente. La rete di coperture su cui ha potuto contare sarebbe vasta e adesso toccherà alla polizia smantellarla. Stamane, nel carcere di Pagliarelli, per rogatoria del Gip di Messina Micali, il Gip delegato del Tribunale di Palermo Alajmo, procederà all’interrogatorio di garanzia di Barresi.
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