Lunedì 23 Dicembre 2024

Un asteroide
"sfiorerà" la Terra

Si preannuncia come un passaggio memorabile, quello dell'asteroide 2012 DA14: si avvicinerà molto alla Terra, anche se in tutta sicurezza. Dall'Italia si potrà osservare anche con un piccolo binocolo.
Del diametro di circa 40 metri, l'asteroide DA14 raggiungerà la minima distanza dalla Terra il 15 febbraio alle 20,25 ora italiana. "L'oggetto - osserva l'astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope - durante il massimo avvicinamento passerà a 35.000 chilometri dal nostro pianeta". Una distanza relativamente vicina, ma sicura. "Ovviamente - prosegue l'esperto - non vi sarà alcun pericolo di impatto con il nostro pianeta, ma si tratta di un passaggio quasi epocale perché è raro che un asteroide passi così vicino alla Terra, a circa un decimo della distanza lunare: basti pensare che i satelliti geostazionari, come Meteosat, sono più lontani perchè si trovano a 36.000 chilometri di distanza".
Il passaggio di DA14 sarà una occasione ghiotta per astronomi e appassionati perché l'asteroide, prosegue Masi, "si vedrà benissimo dall'Italia anche con un piccolo binocolo nelle prima fasi di avvicinamento e nelle fasi successive con telescopi amatoriali anche modesti, di 60 millimetri di diametro''.
Nel suo passaggio ravvicinato l'asteroide sarà visibile in regioni diverse del cielo a seconda dei luoghi di osservazione: per esempio osservandolo da Roma nella sera del 15 febbraio, l'asteroide sorgerà ad Est e si dirigerà verso la stella polare.
Il Virtual Telescope trasmetterà l'osservazione in diretta, grazie alla sua rete di telescopi da remoto, a partire dalle ore 23,00. Circostanze come questo passaggio ravvicinato sono occasioni preziose per gli esperti che monitorano e studiano questi oggetti vicini alla Terra, chiamati Near Earth Objects (Neo) che generalmente sono molto deboli da rilevare. "Questi passaggi così ravvicinati – rileva Masi - permettono, per esempio, di valutare qual è l'effetto che la Terra ha sulle orbite degli asteroidi durante i loro avvicinamenti". Non solo: in generale i passaggi ravvicinati permettono di studiare le caratteristiche fisiche dei piccoli asteroidi, come dimensioni e periodo di rotazione, importanti per conoscere meglio questi oggetti.

Si preannuncia come un passaggio memorabile, quello dell'asteroide 2012 DA14: si avvicinerà molto alla Terra, anche se in tutta sicurezza. Dall'Italia si potrà osservare anche con un piccolo binocolo.

Del diametro di circa 40 metri, l'asteroide DA14 raggiungerà la minima distanza dalla Terra il 15 febbraio alle 20,25 ora italiana. "L'oggetto - osserva l'astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope - durante il massimo avvicinamento passerà a 35.000 chilometri dal nostro pianeta". Una distanza relativamente vicina, ma sicura. "Ovviamente - prosegue l'esperto - non vi sarà alcun pericolo di impatto con il nostro pianeta, ma si tratta di un passaggio quasi epocale perché è raro che un asteroide passi così vicino alla Terra, a circa un decimo della distanza lunare: basti pensare che i satelliti geostazionari, come Meteosat, sono più lontani perchè si trovano a 36.000 chilometri di distanza".

Il passaggio di DA14 sarà una occasione ghiotta per astronomi e appassionati perché l'asteroide, prosegue Masi, "si vedrà benissimo dall'Italia anche con un piccolo binocolo nelle prima fasi di avvicinamento e nelle fasi successive con telescopi amatoriali anche modesti, di 60 millimetri di diametro''.Nel suo passaggio ravvicinato l'asteroide sarà visibile in regioni diverse del cielo a seconda dei luoghi di osservazione: per esempio osservandolo da Roma nella sera del 15 febbraio, l'asteroide sorgerà ad Est e si dirigerà verso la stella polare.

Il Virtual Telescope trasmetterà l'osservazione in diretta, grazie alla sua rete di telescopi da remoto, a partire dalle ore 23,00. Circostanze come questo passaggio ravvicinato sono occasioni preziose per gli esperti che monitorano e studiano questi oggetti vicini alla Terra, chiamati Near Earth Objects (Neo) che generalmente sono molto deboli da rilevare. "Questi passaggi così ravvicinati – rileva Masi - permettono, per esempio, di valutare qual è l'effetto che la Terra ha sulle orbite degli asteroidi durante i loro avvicinamenti". Non solo: in generale i passaggi ravvicinati permettono di studiare le caratteristiche fisiche dei piccoli asteroidi, come dimensioni e periodo di rotazione, importanti per conoscere meglio questi oggetti.

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