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Battiato: "Posso
fare l'assessore
anche dal letto"

battiato

"Io assessore assente? Di che cosa parliamo? Io faccio un altro lavoro, è chiaro? Quando il presidente mi contattò gli dissi che avevo già dei contratti firmati per il mio tour. E poi porto la mia terra a Parigi, ad Amburgo, a Bruxelles. Non sono un burocrate, devo fare un programma culturale per la Sicilia. Quindi lo posso fare anche dal letto: chiaro?". Lo ha detto Franco Battiato, assessore al Turismo in Sicilia, replicando a chi lo critica per la sua assenza in assessorato.

"I teatri devono andare in mano ai giovani. Non è possibile che a Catania sono tutti in mano alla stessa persona. Non è ammissibile". Così Franco Battiato, assessore al Turismo in Sicilia, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo d'Orleans. (ANSA).

"In attesa che si trovino soluzioni per rimettere in circuito le risorse comunitarie, e in attesa dell'approvazione del bilancio regionale, si sta lavorando, anche attraverso la concertazione con gli operatori culturali, alla stesura di avvisi e bandi con criteri ispirati a principi di trasparenza, merito, qualità e ricaduta sul territorio. Tra gli obiettivi di questo assessorato vi è sicuramente l'avvio di un costante rapporto con le migliori risorse umane e professionali isolane, spesso portatrici di qualità ed eccellenze non sempre valorizzate adeguatamente"E' quanto scrive Franco Battiato nelle sue linee programmatiche per il rilancio dell'assesorato al Turismo. "La progettazione culturale - spiega - avrà come punto di riferimento il concetto di classicità declinato attraverso le più interessanti e innovative forme espressive della contemporaneità: musica, letteratura, fisica quantistica, danza, iniziative multiculturali e pluridisciplinari all'insegna della contaminazione e della trasversalità, valorizzazione delle orchestre stabili ma anche delle realtà artistiche private, nuovo modello di fruizione degli spazi pubblici, iniziative finalizzate a mettere in contatto le realtà creative siciliane col resto del mondo, borse di studio per avviare un processo di 'emigrazione culturale e creativa' dei giovani". Sono "questi i punti che stiamo sviluppando e intorno ai quali costruiremo un grande progetto condiviso e aperto agli apporti degli operatori culturali e turistici - conclude - Riteniamo, infatti, che tutte le iniziative culturali debbano avere ex ante e post dati certi sulle ricadute turistiche, su una valorizzazione reale e non virtuale del nostro territorio".

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