Non è stata uccisa da un colpo di fucile, ma probabilmente da una caduta forse nel corso di un litigio con il marito, la donna trovata morta con il coniuge a Rosignano. L'uomo, questa una possibile ricostruzione alla quale lavorano gli inquirenti, resosi conto della morte della moglie, si è poi sparato con il fucile da caccia.
Dopo il primo intervento della polizia, il medico legale ha esaminato i cadaveri e su quello della donna, riverso nel soggiorno della villetta di Rosignano dove i due anziani abitavano, non ha trovato segni di ferita da arma da fuoco. La donna avrebbe invece una ferita profonda al cranio, ma in casa non è stato trovato alcun corpo contundente che possa essere stato usato per colpirla. L'assenza di ferite da arma da fuoco ha quindi suggerito un nuovo possibile scenario, secondo il quale i due potrebbero aver avuto un violento litigio nel corso del quale è avvenuta la caduta mortale delle donna. Il marito, una volta capito che per la moglie non c'era più niente da fare, ha preso il fucile da caccia e si è sparato. Per chiarire comunque in modo più preciso la dinamica dell'accaduto lunedì sarà compiuta l'autopsia disposta dal magistrato. (ANSA)
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