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Mussari in Procura: "Ladro"
e lancio di monetine

 

Il catanzarese Giuseppe Mussari, ex presidente di Monte dei Paschi di Siena, è appena entrato nel Palazzo di Giustizia di Siena, accompagnato dai due legali Tulli e Padovani e Fabio Pisillo. All'ingresso, contro di lui sono state lanciate alcune monetine e urlato 'ladro, ladro'.
All'ingresso Mussari, tirato in volto, è stato subito circondato dalle forze dell'ordine che lo hanno accompagnato all'interno del Palazzo di Giustizia facendolo passare tra le telecamere e i giornalisti. 
Dalla parte opposta della strada un gruppetto di persone ha cominciato ad insultarlo, sono volate offese come 'ladro' e 'buffone, buffone'. Una volta entrato Mussari è salito al terzo piano dove si presenterà tra poco davanti ai pm Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso. 

Il catanzarese Giuseppe Mussari, ex presidente di Monte dei Paschi di Siena, è appena entrato nel Palazzo di Giustizia di Siena, accompagnato dai due legali Tulli e Padovani e Fabio Pisillo. All'ingresso, contro di lui sono state lanciate alcune monetine e urlato 'ladro, ladro'.

 

All'ingresso Mussari, tirato in volto, è stato subito circondato dalle forze dell'ordine che lo hanno accompagnato all'interno del Palazzo di Giustizia facendolo passare tra le telecamere e i giornalisti. 

Dalla parte opposta della strada un gruppetto di persone ha cominciato ad insultarlo, sono volate offese come 'ladro' e 'buffone, buffone'. Una volta entrato Mussari è salito al terzo piano dove si presenterà tra poco davanti ai pm Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso. 

E' stato un gruppetto formato da una decina di persone a contestare l'ex presidente del Monte dei Pasci Giuseppe Mussari all'ingresso nel Palazzo di Giustizia di Siena. Oltre al lancio di monetine e alle offese come 'ladro', 'buffone' e 'delinquente', dalla parte opposta della strada sono volate anche alcune monetine. Nella ressa di cameraman, fotografi e giornalisti un operatore della Rai è stato travolto ed è finito a terra, per fortuna senza conseguenze. Mussari è indagato per manipolazione di mercato, truffa, ostacolo alla vigilanza, falso in prospetto e da ieri anche per concorso in ostacolo alla vigilanza con l'ex capo dell'area finanza del Monte Gianluca Baldassarri, fermato ieri a Milano, e l'ex direttore generale dell'istituto Antonio Vigni. All'interrogatorio insieme ai magistrati partecipa anche il comandante del Nucleo valutario della Gdf, il generale Giuseppe Bottillo. I finanzieri hanno seguito tutta l'inchiesta partita nei primi mesi del 2012, con il blitz effettuato lo scorso 9 maggio quando scattarono le perquisizioni nelle sedi della banca, della fondazione, nel Comune e nella Provincia di Siena e nelle abitazioni dei vertici che fino alla fine di aprile dello scorso anno avevano guidato la banca, prima dell'arrivo del nuovo Cda e del presidente Alessandro Profumo che ora, insieme all'ad Fabrizio Viola, guida Bmps. L'inchiesta era stata avviata per una verifica sulla reale consistenza del Fresh da un miliardo di euro lanciato dalla banca per coprire le spese dell'acquisizione di Antonveneta. Secondo l'accusa, il Fresh non sarebbe stato un aumento di capitale come annunciato agli organi di vigilanza ma in realtà un "prestito" mascherato. Nel corso delle indagini l'inchiesta ha avuto ulteriori sviluppi e ora sono già tre i filoni che i magistrati seguono: oltre a quello principale i pm indagano anche sulla cosiddetta 'banda del 5%' che sarebbe stata guidata da Baldassarri (la scorsa settimana sono stati sequestrati circa 40 milioni di euro a lui e a tre brokers di una società milanese che sarebbero frutto di un'arricchimento personale) mentre il terzo filone è quello che riguarda le operazioni sui derivati, ed in particolare sul contratto stipulato con la banca giapponese Nomura che sarebbe stato 'nascosto' nella cassaforte di Vigni e trovato dai nuovi vertici nell'ottobre scorso.

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