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Famiglia in manette
Occupazione abusiva
e furto in abitazione

Una famiglia di rumeni è finita in manette nella stessa giornata in due distinte operazioni condotte dai carabinieri della locale compagnia diretti dal capitano Antonio Ruotolo. Marito e moglie sono stati arrestati per aver occupato abusivamente una abitazione, il figlio di lei, per furto in un altro alloggio. Marcel Curtel, 33 anni è stato sorpreso dai militari del nucleo radiomobile in flagranza di reato mentre era intento a ripulire una abitazione della centralissima via dei Mille, nell’area portuale. I carabinieri, intervenuti a seguito di una segnalazione del proprietario, hanno trovato all’interno della casa il rumeno in possesso della refurtiva: oggetti preziosi e denaro, il cui valore complessivo è stato stimato in 5.000,00 euro circa, restituiti al legittimo proprietario. Ieri il giudice Gugliotta ha convalidato l’arresto e ha disposto che l’uomo, difeso dall’avv. Paolo Pino, fosse rinchiuso nel carcere di Gazzi. L’altro intervento è stato invece effettuato nella zona di Ciantro nei pressi del campo sportivo dove nel cuore della notte sempre i militari del radiomobile sono stati informati dalla proprietaria della presenza di un uomo ed un donna, entrambi cittadini di nazionalità rumena, dopo che avevano occupato abusivamente il suo appartamento non volevano saperne di andarsene. All’arrivo della pattuglia sono stati identificati Aurel Mustafà, 53 anni e Virginia Curte, pure 53enne, rumeni entrambi senza fissa dimora. Nel corso della perquisizione personale dei due i carabinieri hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 3000 euro in contanti, dei quali 300 in monetine, mentre nell’abitazione, i militari dell’Arma hanno rinvenuto altresì ben 27 telefoni cellulari, alcuni televisori, degli autoradio, alcuni lettori Mp3, lettori DVD, nonché diversi monili in oro. Ieri mattina, difesi dall’avv. Alessandro Oliva sono stati processati per direttissima. Il giudice Gugliotta in accoglimento delle richieste difensive col rito abbreviato ha condannato entrambi a tre mesi di reclusione (il pm Lazzara aveva chiesto un anno e tre mesi), derubricando il reato in invasione di immobili. La coppia è stata rimessa in libertà.

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