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Getta il neonato
nella lavatrice

Una donna moldava che ha partorito un bambino, poi trovato morto nella lavatrice di casa a Carpi, nel Modenese, è ora accusata di omicidio e occultamento di cadavere. Lo riporta la Gazzetta di Modena. La donna, ieri all'alba, si sarebbe presentata al Pronto Soccorso dell'Ospedale Ramazzini con una forte emorragia. Gli accertamenti nel reparto di Ostetricia hanno poi dimostrato come avesse partorito da poco. La donna dapprima avrebbe negato, poi é crollata ammettendo tutto. 
I carabinieri hanno raggiunto subito l'appartamento che la moldava occupa con il marito e un altro figlio e hanno trovato il neonato senza vita nella lavatrice. La procura di Modena ha aperto un'inchiesta e la donna è sottoposta a un provvedimento di fermo. 
I PRECEDENTI
Nascondere il frutto indesiderato agli occhi del mondo infilandolo nella lavatrice: sono numerosi i casi di madri, ma anche padri che, come la donna moldava fermata oggi a Carpi, hanno lasciato morire così il proprio figlio. A Torino, nel settembre 1996, una donna di 22 anni che aveva tenuto nascosta la sua gravidanza, partorisce in casa una bambina e la mette nel cestello della lavatrice, spenta, dove la neonata muore dissanguata. La madre poi va in ospedale in preda ad una grave emorragia. A Moliterno (Potenza), nell' aprile 2001, una donna di 31 anni partorisce in casa di nascosto, poi mette il neonato nel cestello della lavatrice e va in ospedale in preda ad una grave emorragia, ma muore poco dopo il ricovero. Quando i carabinieri, avvertiti dai medici dell' ospedale, vanno nella casa della donna, trovano il bimbo già morto. A Sacile (Pordenone), nel maggio 2002 , una ragazza di 20 anni nasconde la neonata partorita viva nel cestello della lavatrice, dove la bambina muore per soffocamento. A Valfurva, in Valtellina sempre nel maggio 2002, una bimba di 8 mesi è trovata morta nella lavatrice di un appartamento. La bambina sarebbe morta per annegamento dopo essere stata messa nella lavatrice accesa. Il giorno dopo viene fermata la madre. A Mantova nell'ottobre 2010 una donna romena partorisce in un agriturismo, nasconde la neonata nella lavatrice spenta, e chiama i soccorsi per un'emorragia. La neonata viene salvata. E negli anni non sono mancati casi analoghi anche all'estero: nel 1987, a Detroit, negli Usa, una donna di 26 anni, per punire la figlia di tre anni che si era fatta la pipì addosso, la mette in lavatrice e avvia il programma di lavaggio. La piccola riporta gravi ferite in tutto il corpo e muore per le lesioni cerebrali provocate dal semiannegamento. Nel 1991, nello Xinjiang, in Cina, una donna affida il figlio ad una baby-sitter e le raccomanda: 'Dopo aver lavato la biancheria, lava anche il bambino'. La ragazza, 16 anni, infila il bambino nella lavatrice con i panni sporchi. Quando la madre torna trova il figlio morto. Nel 2011, Germiny-L'Eveque, in Francia, un bimbo di 3 anni é ucciso dal papà che lo chiude dentro la lavatrice per punirlo perché, secondo lui, il figlio si era comportato male all'asilo.

Una donna moldava che ha partorito un bambino, poi trovato morto nella lavatrice di casa a Carpi, nel Modenese, è ora accusata di omicidio e occultamento di cadavere. Lo riporta la Gazzetta di Modena. La donna, ieri all'alba, si sarebbe presentata al Pronto Soccorso dell'Ospedale Ramazzini con una forte emorragia. Gli accertamenti nel reparto di Ostetricia hanno poi dimostrato come avesse partorito da poco. La donna dapprima avrebbe negato, poi é crollata ammettendo tutto. 
I carabinieri hanno raggiunto subito l'appartamento che la moldava occupa con il marito e un altro figlio e hanno trovato il neonato senza vita nella lavatrice. La procura di Modena ha aperto un'inchiesta e la donna è sottoposta a un provvedimento di fermo. 

I PRECEDENTI

Nascondere il frutto indesiderato agli occhi del mondo infilandolo nella lavatrice: sono numerosi i casi di madri, ma anche padri che, come la donna moldava fermata oggi a Carpi, hanno lasciato morire così il proprio figlio.

 A Torino, nel settembre 1996, una donna di 22 anni che aveva tenuto nascosta la sua gravidanza, partorisce in casa una bambina e la mette nel cestello della lavatrice, spenta, dove la neonata muore dissanguata. La madre poi va in ospedale in preda ad una grave emorragia. 

A Moliterno (Potenza), nell' aprile 2001, una donna di 31 anni partorisce in casa di nascosto, poi mette il neonato nel cestello della lavatrice e va in ospedale in preda ad una grave emorragia, ma muore poco dopo il ricovero. Quando i carabinieri, avvertiti dai medici dell' ospedale, vanno nella casa della donna, trovano il bimbo già morto. 

A Sacile (Pordenone), nel maggio 2002 , una ragazza di 20 anni nasconde la neonata partorita viva nel cestello della lavatrice, dove la bambina muore per soffocamento.

 A Valfurva, in Valtellina sempre nel maggio 2002, una bimba di 8 mesi è trovata morta nella lavatrice di un appartamento. La bambina sarebbe morta per annegamento dopo essere stata messa nella lavatrice accesa. Il giorno dopo viene fermata la madre. 

A Mantova nell'ottobre 2010 una donna romena partorisce in un agriturismo, nasconde la neonata nella lavatrice spenta, e chiama i soccorsi per un'emorragia. La neonata viene salvata.

 E negli anni non sono mancati casi analoghi anche all'estero: nel 1987, a Detroit, negli Usa, una donna di 26 anni, per punire la figlia di tre anni che si era fatta la pipì addosso, la mette in lavatrice e avvia il programma di lavaggio. La piccola riporta gravi ferite in tutto il corpo e muore per le lesioni cerebrali provocate dal semiannegamento. Nel 1991, nello Xinjiang, in Cina, una donna affida il figlio ad una baby-sitter e le raccomanda: 'Dopo aver lavato la biancheria, lava anche il bambino'. La ragazza, 16 anni, infila il bambino nella lavatrice con i panni sporchi. Quando la madre torna trova il figlio morto. Nel 2011, Germiny-L'Eveque, in Francia, un bimbo di 3 anni é ucciso dal papà che lo chiude dentro la lavatrice per punirlo perché, secondo lui, il figlio si era comportato male all'asilo.

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