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Calabria e Malta
nel segno di Preti

Calabria e Malta nel nome del genio di Mattia Preti: è il senso della mostra "Lux Fides', che attraverso cinquanta opere, racconta la teoria artistica di Mattia Preti - pittore tra i massimi del Seicento italiano - e che ha aperto i battenti oggi a Taverna, la cittadina a due passi da Catanzaro, dove l'artista nacque il 24 febbraio del 1613. 

La rassegna, curata da Giuseppe Valentino (direttore del Museo civico di Taverna) e da Sandro Debono (direttore dell'Hermitage di Malta), per celebrare il quarto centenario della nascita dell'artista, propone cinquanta opere del Cavalier calabrese (appellativo che ottenne per l'appartenenza all'Ordine gerosolimitano), provenienti dai maggiori musei del mondo (Luove Prado, Musei Vaticani, Brera). Le tele si aggiungono al corpus costituito da 18 opere, realizzate da Mattia Preti ed espressamente donate al proprio paese natale per impreziosire le chiese di San Domenico e Santa Barbara. 

La mostra che rimarrà aperta fino al 22 aprile prossimo all'interno del complesso monumentale di San Domenico è stata inaugurata dall'assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri e dal sindaco di Taverna, Eugenio Canino alla presenza, tra gli altri, dell'arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone e del presidente del Consiglio regionale della Calabria Francesco Talarico. Iniziative per onorare la ricorrenza della nascita del pittore (che morì a Malta, dove riposano le sue spoglie, nel 1699) sono in corso o in programma in Italia e nel mondo tra conferenze, visite guidate, mostre e incontri: a Roma, Torino, Venezia e negli Usa.

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