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Poliziotto aspirante
cannibale, voleva
cucinare 300 donne

Un giorno di settembre del 2012, Kathleen Mangan Valle ha aperto il computer del marito, l'agente della polizia di New York Gilberto Valle, facendo una scoperta orribile: l'uomo stava preparando un piano per torturare, cuocere e mangiare un centinaio di donne, lei compresa. La giovane donna, 27 anni, che ha denunciato immediatamente tutto all'Fbi, è comparsa per la prima volta davanti alla Corte Federale di Manhattan, raccontando i dettagli della macabra vicenda. In aula anche il 28enne marito aspirante cannibale, che secondo quanto riporta il New York Times ha pianto per buona parte dell'udienza. L'avvocato difensore dell'uomo, Julia Gatto, sostiene che i presunti piani in realtà erano soltanto fantasie vissute nelle chat su internet: non vi era nessuna intenzione di porle realmente in essere. "Le accuse sono sconvolgenti e raccapriccianti, sono cose che accadono nei film horror - ha spiegato Gatto - ma si tratta di finzione, pura finzione". La moglie invece, terrorizzata dagli intenti dell'uomo, ha preso con sé la figlia neonata e si è rifugiata dai genitori, che vivono in Nevada. Per lei era tutto più che reale, tanto che - ha spiegato - nelle conversazioni su internet il marito progettava di violentare, uccidere e cucinare anche donne in carne ed ossa che entrambi i coniugi conoscevano.(ANSA)

 

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