Silvio Berlusconi è indagato dalla Procura di Napoli per corruzione e finanziamento illecito ai partiti. A quanto si è appreso, l'indagine riguarda l'erogazione di somme di denaro, quantificate in tre milioni di euro, al senatore Sergio De Gregorio in relazione al suo passaggio al Pdl.
L'inchiesta su Silvio Berlusconi, indagato per corruzione a Napoli, è condotta da un pool di magistrati di due sezioni della Procura del capoluogo campano, quella sui reati contro la pubblica amministrazione e la Direzione distrettuale antimafia.
Sulla vicenda indagano i pm Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock, titolari dell'inchiesta che nello scorso anno portò al coinvolgimento del senatore De Gregorio, nonché i pm della Dda Francesco Curcio, Alessandro Milita e Fabrizio Vanorio. In mattinata sono stati notificati avvisi agli indagati.
De Gregorio - a quanto si è appreso - si è presentato a dicembre scorso ai magistrati della Procura di Napoli per rendere spontanei dichiarazioni. Gli interrogatori si sono incentrati sulla vicenda della presunta "compravendita" di senatori. De Gregorio, che fu eletto nelle liste dell'Idv prima di trasmigrare nel Pdl, avrebbe rivelato di aver ricevuto in varie 'tranche' e attraverso l'ex direttore dell'Avanti Valter Lavitola, due milioni di euro in nero depositati su propri conti bancari. Dopo un accordo con Berlusconi - ha spiegato De Gregorio ai pm - sarebbe diventato di fatto un esponente dell'opposizione determinando più volte la sconfitta in aula del Governo, che si reggeva su una esigua maggioranza.
Il sen. Sergio De Gregorio "ha deciso di non proseguire la sua attività politico-istituzionale sin da maggio 2012 e, nel contempo, ha iniziato a promuovere un'operazione di verità sulla sua vita 'anteatta', sia politica che imprenditoriale, avendo fiducia nell'esito delle indagini svolte dalla magistratura": lo afferma l'avv. Carlo Fabbozzo, legale del parlamentare. ( ANSA)
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