La ricostruzione del Corriere della Sera su Matteo Renzi, 'sono pronto a fare il premier' non é vera". Lo ha scritto su Twitter Marco Agnoletti, portavoce del sindaco di Firenze, a proposito dell'ipotesi di Renzi alla guida di una grande coalizione.
"Ciò che volevo per l'Italia l'ho detto nelle primarie. Ho perso. Adesso faccio il sindaco". Lo ha scritto su Twitter Matteo Renzi, sindaco di Firenze, che oggi secondo un articolo pubblicato dal Corriere della Sera sarebbe pronto a fare il premier alla guida di una grande coalizione. "Non ci possiamo permettere neanche i rimpianti", ha concluso.
Lo staff di Matteo Renzi, contattato dall'ANSA, ha successivamente chiarito che il tweet smentisce tutte le ricostruzioni comparse oggi sugli organi di informazione.
"Un governo con Berlusconi io non lo voto". Lo afferma al Corriere della Sera, la portavoce di Bersani, Alessandra Moretti, che spiega: "Gli errori li abbiamo fatti, ma ora dobbiamo individuare una strategia alternativa per governare il Paese. Noi abbiamo molta fiducia nei parlamentari del M5S, portano istanze molto simili a quelle di una nuova classe dirigente del Pd e sento che possiamo trovare un'intesa".
"Escludo inciuci con il Pdl e sono contraria a offrire a Berlusconi il Senato - prosegue Moretti -. Noi stessi, penso alla nuova generazione di democratici che entrerà in Parlamento, faremmo fatica a votare la fiducia a un governo con Berlusconi, che è il nostro legittimo impedimento. Ci sarebbe una spaccatura dentro il Pd". "Capisco che per D'Alema sia più facile trovare intese con la politica dell'ultimo ventennio - aggiunge -, ma noi seguiamo Bersani", "lui potrebbe farsi garante di un profondo cambiamento, di una compagine del tutto rinnovata, anche al governo". Alla domanda se questo non sia un ruolo perfetto per Matteo Renzi, Moretti replica: "Nel Pd c'é una generazione che è cresciuta molto e che deve prendere la barra del timone, scardinando vecchie logiche e sostenendo colui che la democrazia ha individuato come il capitano. Penso a Renzi, ma anche a Fassina, a Orlando, a De Micheli, a Giuntella, a Moretti".
"Se ci venisse chiesto, se la direzione individuasse un'altra figura di garanzia per dialogare con il M5S - aggiunge sulla possibilità che venga chiesto il passo indietro di Bersani -, tutti dovremmo pancia a terra lavorare per questo. Il primo a tirarsi indietro sarebbe Bersani, pronto a fare il capitano o il mozzo senza abbandonare la nave". "Mettiamo caso che Napolitano faccia questa scelta - prosegue -Se Renzi fosse ritenuto decisivo per promuovere un approccio diverso saremmo tutti pronti a lavorare per questa soluzione" ma, avverte, "la resa dei conti sarebbe un suicidio".
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