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Cardinali in aula sinodo
inizia la congregazione

I membri del Collegio cardinalizio, sia "elettori" che non, sono riuniti nell'Aula del Sinodo, in Vaticano, dove hanno dato inizio alla prima delle Congregazioni generali, in preparazione del Conclave che eleggerà il successore di Benedetto XVI.

Alcuni dei cardinali sono arrivati all'Aula Paolo singolarmente, uno alla volta, altri in piccoli gruppi. Il card. Ruini è giunto colloquiando con Giuseppe Betori, suo ex segretario generale alla Cei. Arrivati insieme, colloquiando tra loro, anche i tedeschi Marx e Kasper, come pure l'ex arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi con il cardinale di Cracovia Stanislao Dziwisz, ex segretario particolare di papa Wojtyla. In formazione compatta è arrivato il gruppo degli statunitensi, a bordo di una capiente monovolume, in due gruppi separati, invece, i brasiliani. Nessuno, all'arrivo, pur salutando da lontano gli operatori dei media, ha voluto fare particolari dichiarazioni. 

A quattro giorni dall'inizio della sede vacante, le attività preparatorie al Conclave, entrano nel vivo. Seguirà un'altra riunione alle 17.00, dopo di che saranno gli stessi cardinali a decidere se continuare a riunirsi due volte al giorno. Si tratta di riunioni a cui partecipano tutti i cardinali nel periodo di sede vacante, dove in genere cominciano a definirsi le prime cordate in vista dell'ingresso in Sistina, che vedono il Camerlengo cardinale Tarcisio Bertone e il decano del Collegio cardinalizio cardinale Angelo Sodano assumere ruoli-chiave, dovendone gestire il funzionamento.

Disciplinato, come per tutti gli altri aspetti riguardanti l'elezione del nuovo Pontefice, dalla costituzione apostolica Universi Dominici gregis, emanata da Giovanni Paolo II nel 1996. Che tra le tante disposizioni, non manca di indicare ai cardinali anche come dovranno vestire. D'ordinanza nel periodo di sede vacante sono la talare nera filettata e la fascia rossa, con zucchetto, la croce pettorale e l'anello. Al momento, non ci sono disposizioni-extra che obbligano i cardinali a mantenere un totale riserbo durante i giorni delle congregazioni: nel 2005 fu l'allora cardinale decano Joseph Ratzinger a imporre il silenzio a tutti i porporati.

Per quelle che cominciano, teoricamente i cardinali all'uscita possono parlare con chi vogliono. Innanzitutto, ci sono due specie di Congregazioni dei Cardinali: una generale, cioé dell'intero Collegio, fino all'inizio della elezione e l'altra particolare. Alle Congregazioni generali, spiega la Universi dominici gregis, devono partecipare tutti i Cardinali non legittimamente impediti. Tuttavia ai Cardinali, che non godono del diritto di eleggere il Pontefice, è concessa la facoltà di astenersi, se lo preferiscono, dalla partecipazione a tali Congregazioni generali. La Congregazione particolare, invece, è costituita dal cardinale Camerlengo e da tre cardinali, uno per ciascun Ordine, estratti a sorte tra i Cardinali elettori già pervenuti a Roma. Ma l'ufficio di queste tre porpore cessa dopo tre giorni, ed al loro posto, sempre mediante sorteggio, ne succedono altri tre con la stessa scadenza, anche dopo iniziata l'elezione.

Durante il periodo dell'elezione le questioni più importanti, se necessario, sono trattate dall'assemblea dei Cardinali elettori, mentre gli affari ordinari continuano ad essere trattati dalla Congregazione particolare dei Cardinali. Nelle Congregazioni particolari, invece, devono trattarsi solamente le questioni di minore importanza, che si presentano giorno per giorno o momento per momento. Ma, avverte la Costituzione, se sorgessero questioni più gravi e meritevoli di un più profondo esame, devono essere sottoposte alla Congregazione generale. Le Congregazioni generali, vero luogo dove si cominciano a studiare candidature e alleanze in vista del voto nella Cappella Sistina, si terranno quotidianamente nell'Aula Paolo VI e ad esse presiede il Decano del Collegio (Sodano) o, nel caso sia egli assente o legittimamente impedito, il Sottodecano (il cardinale Roger Etchegaray). Ma se uno dei due od ambedue avessero superato il limite di 80 anni e non godessero più del diritto di eleggere il Pontefice, all'assemblea dei Cardinali elettori presiederà il Cardinale elettore più anziano

La lettera di convocazione inviata ai cardinali dal decano Sodano ricorda inoltre che le Congregazioni continueranno fino a quando non sarà raggiunto il numero completo dei cardinali elettori e solo allora il Collegio deciderà la data di ingresso in Conclave. Al momento, oltre ai 75 cardinali residente permanentemente a Roma, altri 66 in arrivo hanno indicato la loro residenza nella capitale e stanno mano a mano confluendo. Altri potrebbero arrivare quando le congregazioni sono già in corso. Tra le decisioni più urgenti in vista del voto disposte dalla Universi Dominici gregis anche il compito per i cardinali di avviare "l'assegnazione per sorteggio delle stanze ai Cardinali elettori" nella residenza di Santa Marta, dove gli elettori andranno comunque solo alla vigilia dell'ingresso nella Sistina.

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