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Esplode furgone,
tre morti, 5 in
prognosi riservata

5 delle 11 persone ferite nell'esplosione ieri a Guastalla restano in prognosi riservata. E' l'aggiornamento della Usl di Reggio Emilia. Quella ricoverata al Centro Grandi Ustionati a Cesena ha una prognosi di 30 giorni, le 6 ricoverate a Parma sono in condizioni stabili (una in rianimazione in prognosi riservata, 4 al Centro Ustioni in prognosi riservata, una con prognosi di 30 giorni). I 2 soccorsi a Guastalla sono stati dimessi ieri, stazionari i 2 ricoverati a Reggio Emilia.(ANSA)

Rossana stava realizzando il suo sogno, diventare avvocato. Un sogno inseguito per una vita, con mille sacrifici, suoi e dei suoi genitori. Un sogno cominciato e realizzato grazie ad un furgone-banco di rosticceria che girava ogni giorno i mercati della bassa reggiana. Un furgone che è scoppiato come una bomba pochi minuti dopo mezzogiorno, in piazza della Repubblica a Guastalla. Lo scoppio ha provocato tre morti e undici feriti. Rossana era lì, insieme al padre Francesco (ricoverato in rianimazione al centro grandi ustionati di Parma), alla madre Teresa e alla zia Bianca Maria che sono morte con lei. Rossana inseguiva il suo sogno ma non si dimenticava da dove era partita e così nel fine settimana era sempre al fianco dei genitori, per aiutarli con i polli allo spiedo che a Guastalla avvolgevano il mercato come una colonna sonora olfattiva, che per tutti era diventata familiare. Suo padre Francesco e sua madre Teresa erano partiti anni fa da un paesino della Basilicata, come tanti loro compaesani, per cercare fortuna al nord. Vivevano a Sant'Ilario d'Enza e i mercati del Reggiano erano diventati il loro lavoro. Tanta fatica, ovvio. Ma anche la impagabile soddisfazione di costruire, giorno dopo giorno, un futuro migliore per quella figlia che li rendeva tanto orgogliosi. La laurea, la pratica legale, non erano solo argomenti di conversazione con gli affezionati clienti, ma anche la gioia sincera di aver costruito, con quell'umile banco al mercato, qualcosa di così importante. Poi, però, in un sabato mattina come tanti altri, al mercato di Guastalla, qualcosa è andato come non doveva. Una fiamma dalle attrezzature del furgone ha innescato due bombole di gas che sono scoppiate provocando fiamme alte alcuni metri. Sarà la magistratura, che sta indagando grazie ai rilievi di carabinieri e vigili del fuoco a chiarire la dinamica. Per Teresa, 49 anni, sua figlia Rossana, 27, e sua sorella Bianca Maria, 44, non c'é stato scampo. Francesco, invece, era probabilmente in una posizione più defilata o forse è stato sbalzato fuori dal furgone per l'esplosione. E' ricoverato in rianimazione al centro grandi ustionati dell'ospedale di Parma: ha ustioni di secondo e terzo grado sul 20% della parte superiore del corpo. Altre dieci persone hanno riportato ustioni, sono clienti della rosticceria, ambulanti dirimpettai. Due banchi che vendevano articoli di abbigliamento sono andati parzialmente distrutti. Sei dei feriti sono ricoverati in prognosi riservata a Parma, uno a Cesena. Gli altri, con ferite più lievi sono stati ricoverati a Reggio Emilia o medicati all'ospedale di Guastalla. Il centro della bassa reggiana ha proclamato tre giorni di lutto cittadino: sul luogo dell'incidente, per testimoniare la vicinanza delle istituzioni alle vittime e ai feriti, anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani. Il sindaco di Guastalla ha assicurato la massima collaborazione con la magistratura che dovrà capire i perché di una tragedia, di una famiglia distrutta, di un sogno spezzato.

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