E’ stato iscritto nel registro degli indagati, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, il 45enne autotrasportatore belga che si trovava alla guida del Tir. L’uomo visibilmente provato dall’incidente che ha causato la morte del maresciallo dell’Esercito Antonino Zanghì, 40enne di Catania, sarà sentito nei prossimi giorni dalla Polizia Stradale. Il sostituto procuratore Adriana Sciglio ha disposto anche il sequestro del mezzo pesante un Tir Volvo proveniente dalla provincia di Enna. Domani il magistrato conferirà l’incarico al medico legale per l’esame esterno che sarà eseguito all’obitorio del Policlinico. Niente autopsia dunque visto che la dinamica dell’incidente appare piuttosto chiara. Zanghì, maresciallo del quinto reggimento Aosta, all’altezza dell’abitato di Alì era stato costretto a fermare nella corsia d’emergenza la jeep militare che aveva accusato un’avaria. Il maresciallo è sceso dal Defender ed ha aperto il cofano per cercare d’individuare il problema ma in quel momento è sopraggiunto il TIR che lo ha agganciato e trascinato sotto le ruote. Un impatto violentissimo che non ha lasciato scampo al militare che lascia moglie e due figli.
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