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Primo Angelus del Papa
davanti a 150mila persone

Sono oltre 150 mila le persone che hanno assistito all'Angelus di papa Francesco in Piazza San Pietro. Lo ha riferito il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi.

Un boato della folla ha accolto il papa quando si è affacciato. "Un po' di misericordia cambia il mondo, rende il mondo meno freddo e più giusto" ha detto papa Francesco.

"Ho scelto il nome del patrono d'Italia, Francesco d'Assisi, e ciò rafforza il mio legame spirituale con questa terra dove sapete ci sono le origini della mia famiglia" aggiunge. 

Papa Francesco è uscito su via di Porta Angelica, fuori dalle mura vaticane, salutando i tanti fedeli che lo attendevano e lo acclamavano, fermandosi a stringere le mani a tanti di loro. Al termine della messa nella chiesa Sant'Anna, in Vaticano, ha voluto attendere all'esterno l'uscita dei fedeli, stringendo le mani a tutti, uno ad uno, abbracciando e baciando molti di loro, scambiando con tutti parole di saluto e di ringraziamento. Molte le grida della folla "Viva il Papa" e 'Francesco, Francesco''.

"Questa piazza ha le dimensioni del mondo". Lo ha detto papa Francesco all'Angelus, parlando ai fedeli di Piazza San Pietro. "Buona domenica e buon pranzo!": con queste parole, accolte da un boato della folla che gremisce piazza San Pietro, papa Francesco ha concluso l'Angelus. 

"Per me, lo dico umilmente, il messaggio più forte del Signore è la misericordia". Lo ha detto papa Francesco in uno dei passaggi dell'omelia, durante la messa nella chiesa di Sant'Anna, in Vaticano.

Tra i fedeli che hanno salutato e stretto la mano al Papa al termine della messa nella chiesa di Sant'Anna, in Vaticano, c'è anche Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, la ragazza figlia di un dipendente vaticano scomparsa oltre trent'anni fa. Orlandi e il Papa hanno avuto una breve conversazione.

Delegazioni da tutto il mondo stanno sbarcando a Roma per la solenne inaugurazione del Pontificato che avrà luogo martedì.

A fare, per così dire, oggi da "apripista", è stato il Presidente cileno, Sebastian Pinera, giunto poco prima delle 8 all'aeroporto di Fiumicino con un volo speciale. Folta la delegazione al seguito del Capo dello Stato cileno che, prima di lasciare sotto nutrita scorta il Leonardo da Vinci a bordo di un'auto blindata, è transitato per alcuni minuti nell'area dello scalo riservata al Cerimoniale di Stato presidiato, per l'occasione, dalle forze dell'ordine. Il via vai di Capi di Stato e di Governo andrà avanti per l'intera giornata e proseguirà anche domani oltre che a Fiumicino, anche a Ciampino.

Proprio all'aeroporto militare è atteso nel pomeriggio l'arrivo della presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner, che incontrerà domani il papa nella Domus Santa Marta, e in serata quello del vicepresidente americano Joe Biden. Mentre domani a Fiumicino sbarcherà, tra gli altri, il controverso presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe. Tra le personalità religiose previste in arrivo oggi nella Capitale, ci sono il Patriarca degli armeni, Bedros XIX Tarmouni e il Patriarca greco cattolico, Gregorio III Loham: entrambi con un volo di linea della Mea da Beirut. A completare il quadro delle delegazioni oggi a Roma, è in programma l'arrivo dalla Colombia, via Madrid, del ministro degli esteri Maria Angela Holguin, e dallo Sri Lanka, via Dubai, del vice ministro degli esteri, Neomal Perera.

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