La richiesta di rinviare il processo sul caso Ruby da parte di Silvio Berlusconi e della sua difesa e quindi bloccare ancora una volta la requisitoria "in un altro Paese sarebbe un oltraggio e un disprezzo per la corte e lo è anche qui".L' ha detto Ilda Boccassini chiedendo la respingere istanza di legittimo impedimento di premier e legali.
Ilda Boccassini, che rappresenta la pubblica accusa al processo con al centro la giovane marocchina e di cui l'ex premier venerdì scorso ha chiesto il trasferimento a Brescia per legittimo sospetto, nel chiedere di respingere la richiesta di rinvio per legittimo impedimento di Berlusconi e dei suoi legali-parlamentari, ha sottolineato che le "istanze sono irrispettose nei confronti del collegio e del pm" e che quindi sia invece "consentito alla pubblica accusa, che rappresenta lo Stato, di andare avanti e che si consenta al pm di concludere".
Il procuratore aggiunto Boccassini ha sottolineato in particolare che i due legali parlamentari, gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo hanno a disposizione sostituti processuali "del calibro del professor Dinacci" e un calendario "fissato da mesi". Eppure "si consente, probabilmente solo in questi processi, e sono 34 anni che faccio il pubblico ministero, che si possa dire sono altrimenti impegnati. Ma non si sa quali siano gli impegni di Dinacci" e dell'altro sostituto processuale, l'avvocato Giorgio Perroni. Sull' "ennesima richiesta di rinvio", Ilda Boccassini ha affermato che questo "in un altro Paese sarebbe un oltraggio, vilipendio e disprezzo per la corte e lo è anche qui. Chiedo che il processo vada avanti", e che oggi si concluda la requisitoria con la richiesta di condanna già saltata per tre volte a causa dell'uveite e delle complicazioni di Berlusconi. Ora i giudici sono in camera di consiglio. (ANSA).
I giudici del tribunale di Milano hanno accolto il legittimo impedimento avanzato da Silvio Berlusconi, imputato al processo sul caso Ruby e hanno invece respinto quello avanzato dai difensori, la cui assenza è stata ritenuta ingiustificata. Il processo è stato aggiornato al prossimo 25 marzo,cancellate udienze 20-21 marzo.
La richiesta di rinviare il processo sul caso Ruby da parte di Silvio Berlusconi e della sua difesa e quindi bloccare ancora una volta la requisitoria "in un altro Paese sarebbe un oltraggio e un disprezzo per la corte e lo è anche qui".L' ha detto Ilda Boccassini chiedendo la respingere istanza di legittimo impedimento di premier e legali.
Ilda Boccassini, che rappresenta la pubblica accusa al processo con al centro la giovane marocchina e di cui l'ex premier venerdì scorso ha chiesto il trasferimento a Brescia per legittimo sospetto, nel chiedere di respingere la richiesta di rinvio per legittimo impedimento di Berlusconi e dei suoi legali-parlamentari, ha sottolineato che le "istanze sono irrispettose nei confronti del collegio e del pm" e che quindi sia invece "consentito alla pubblica accusa, che rappresenta lo Stato, di andare avanti e che si consenta al pm di concludere". Il procuratore aggiunto Boccassini ha sottolineato in particolare che i due legali parlamentari, gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo hanno a disposizione sostituti processuali "del calibro del professor Dinacci" e un calendario "fissato da mesi". Eppure "si consente, probabilmente solo in questi processi, e sono 34 anni che faccio il pubblico ministero, che si possa dire sono altrimenti impegnati. Ma non si sa quali siano gli impegni di Dinacci" e dell'altro sostituto processuale, l'avvocato Giorgio Perroni. Sull' "ennesima richiesta di rinvio", Ilda Boccassini ha affermato che questo "in un altro Paese sarebbe un oltraggio, vilipendio e disprezzo per la corte e lo è anche qui. Chiedo che il processo vada avanti", e che oggi si concluda la requisitoria con la richiesta di condanna già saltata per tre volte a causa dell'uveite e delle complicazioni di Berlusconi. Ora i giudici sono in camera di consiglio.
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