Lunedì 23 Dicembre 2024

Effetto Cipro
Borse sotto choc

Il Parlamento cipriota è stato convocato per domani pomeriggio alle 17 italiane per votare sul prelievo forzoso sui depositi bancari proposto dall'Ue in cambio della concessione di aiuti per 10 miliardi di euro per il salvataggio dell'economia dell'isola. Lo ha annunciato il presidente del Parlamento, Yannakis Omirou.

VEGAS, NESSUN PERICOLO PER ITALIA  Dalla situazione di Cipro "non c'é nessuna preoccupazione di contagio: l'Italia non corre alcun pericolo". Lo ribadisce il presidente della Consob Giuseppe Vegas. "L'Italia è un Paese manifatturiero, Cipro è diventata un'economia soprattutto finanziaria e qualcuno dice un paradiso fiscale: l'unico avvertimento per i risparmiatori - spiega Vegas a margine di un convegno Aifi a Milano - è di tenere i soldi a casa e non metterli nei paradisi fiscali".

Il caso Cipro potrebbe riaccendere la crisi del debito nell'euro zona. E' il timore che fa crollare questa mattina le Borse del Vecchio Continente.E  Prosegue in deciso calo la seduta a Piazza Affari, insieme a Madrid nel mirino delle vendite con le sue banche. Mediobanca viene sospesa in asta di volatilità e poi riammessa cede il 4,3%, Unicredit cede il 4,9% e Intesa Sanpaolo il 3,49 per cento. Riduce il calo Fiat (-2,2%) e in controtendenza spicca Stm (+3%) dopo l'annuncio dell'accordo con Ericsson per la separazione nella joint venture. Tiene Impregilo (+0,05%)

MORGAN STANLEY, ROTTO TABU' C'E' RISCHIO CONTAGIO "L'introduzione di un prelievo sui depositi bancari" a Cipro "sembra aver rotto un altro tabù" Lo scrive Morgan Stanley in un suo report in cui sottolinea che "questo va al di là del mercato e delle nostre aspettative, sollevando timori di un possibile errore politico e che potrebbe causare un rischio sostanziale di contagio" a Paesi periferici.

In particolare a Piazza Affari nel mirino delle vendite con le sue banche. Mediobanca viene sospesa in asta di volatilità e poi riammessa cede il 4,3%, Unicredit cede il 4,9% e Intesa Sanpaolo il 3,49 per cento. Riduce il calo Fiat (-2,2%) e in controtendenza spicca Stm (+3%) dopo l'annuncio dell'accordo con Ericsson per la separazione nella joint venture. Tiene Impregilo (+0,05%).

DOMANI BANCHE APERTE, DICE BANCA CENTRALE Domani le banche a Cipro saranno regolarmente in attività, riferiscono oggi i media locali citando dichiarazioni della portavoce della Banca Centrale Aliki Stylianou alla radio statale. La precisazione si è resa necessaria dopo che ieri, sulla scia della profonda incertezza e dell'inquietudine createsi sull'isola in seguito alla notizia di un prelievo forzoso sui depositi nelle banche richiesto dell'Ue in cambio di un piano di salvataggio da 10 miliardi di euro, diversi media avevano riferito che le banche domani sarebbero rimaste chiuse. Gli istituti di credito a Cipro oggi sono chiusi a causa della festività religiosa del Lunedì Pulito, l'equivalente ortodosso del Mercoledì delle Ceneri. La portavoce ha aggiunto che, "nonostante la situazione sull'isola sia difficile, la Banca Centrale ha intrapreso tutte le azioni necessarie per garantire la maggiore stabilità possibile nel sistema bancario del Paese". Si è inoltre appreso che oggi alle 12:00 locali (le 11:00 in Italia) i responsabili della Banca Centrale terranno una riunione d'emergenza per discutere della situazione in vista del voto, questo pomeriggio, del Parlamento - che dovrà approvare o meno il piano Ue - e per autorizzare la vendita delle proprie succursali elleniche a investitori greci.

NEGOZIATI PER RIVEDERE TASSA DEPOSITI  Sono in corso negoziati per rivedere le modalità del prelievo forzoso sui depositi bancari stabilite nell'accordo per il salvataggio di Cipro raggiunto nella notte di sabato scorso a Bruxelles. E' quanto si apprende da fonti europee. L'obiettivo è rimettere a punto i termini della tassa in modo da limitare l'impatto sui depositi inferiori a 100mila euro, ma mantenendo al contempo intatto l'ammontare di 5,8 mld di euro di contributo che la stessa Cipro deve mettere per il suo salvataggio. Lo stesso membro della Bce Joerg Asmussen si è espresso in questo senso. In caso di accordo non é esclusa, anche se per ora non prevista, una teleconferenza dell'Eurogruppo già questa sera.

SPREAD BTP-BUND TORNA SOTTO 330 PUNTI - Lo spread Btp-Bund torna sotto i 330 punti base (327) con il rendimento del 10 anni italiano in calo al 4,66%. Per i timori sugli sviluppi della crisi di Cipro oggi il rendimento del Bund a 10 anni è sceso ai minimi dal 2 gennaio fino all'1,35%, per poi risalire all'1,39%, mentre il tasso dei titoli biennali tedeschi è tornato negativo (-0,003%) per poi riportarsi a +0,017%. Il differenziale tra i decennali di Spagna e Germania è a 362,5 punti base con il tasso dei Bonos sopra il 5% (5,02%).

BORSA: ASIA SOTTO PRESSIONE, TIMORI PER CRISI CIPRO - Anche le Borse soffrono i timori per la crisi a Cipro e di un'escalation nell'eurozona. E' il calo più importante degli ultimi otto mesi nell'area Asia Pacifico con l'indice di riferimento della regione in calo dell'1,8 per cento. Tokyo ha perso il 2,7%, Hong Kong il 2,07% e Shanghai l'1,68 per cento.

VEGAS (CONSOB): NON DRAMMATIZZEREI - "Non drammatizzerei: Cipro è una realtà molto piccola, non credo proprio" che in Italia possa succedere una cosa del genere. Lo afferma il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, sul possibile rischio contagio della situazione cipriota.

"Cipro è una realtà molto particolare ed è profondamente diversa dalla nostra", prosegue Vegas a margine del convegno annuale dell'associazione italiana del Private Equity e del Venture Capital in svolgimento a Milano. E' vero, come dicono alcuni osservatori, che l'Italia è già quasi fuori dall'euro? "Ma per piacere, l'euro c'é, è stabile e ci sarà: ci mancherete...", conclude il presidente della Consob.

CIPRO: PUTIN, TASSA SU CONTI E' PERICOLOSA - "Ingiusta, non professionale e pericolosa". Così il presidente russo Vladimir Putin, ha definito la condizione di una tassa forzosa sui conti correnti bancari a Cipro posta dalla Ue, in cambio di un piano di salvataggio da 10 miliardi di euro. Lo ha riferito il suo portavoce Dmitri Peskov, durante un vertice al Cremlino.

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