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Rimborsi gonfiati,
6 obblighi di soggiorno

Avrebbero gonfiato rimborsi per missioni fuori dal Comune presentando scontrini e fatture taroccate. Ma in qualche caso le trasferte non sarebbero mai avvenute o sarebbe stato realizzate in concomitanza con viaggi per esigenze familiari ma rimborsati come se fossero state missioni di lavoro.  Dopo mesi di indagini, i finanzieri della Compagnia di Milazzo, che avevano già denunciato 28 persone  per truffa aggravata e falso, hanno notificato stamattina sei ordinanze di obbligo di dimora nei confronti di ex amministratori e dipendenti del comune di Lipari. I provvedimenti hanno raggiunto l’ex sindaco e attuale consigliere comunale Mariano Bruno, i vigili urbani Francesco Cataliotti e Aldo Marino, i funzionari del comune Stefana Salmieri e Francesco Rando e l’ex funzionario Domenico Russo.
Le Fiamme Gialle nei mesi scorsi  avevano già sequestrato una gran mole di documenti negli uffici del comune di Lipari, soprattutto atti riferiti ai rimborsi spese per missioni istituzionali ordinate dal comune eoliano.
L’indagine ha permesso di accertare che le persone  denunciate, al termine di viaggi per missione, presentavano, negli uffici comunali,  documentazione assolutamente irregolare percependo complessivamente  oltre 32.000 euro.  Nel corso dell’attività investigativa i finanzieri hanno eseguito decine di  riscontri in alberghi e ristoranti in tutta Italia. Hanno così accertato che nella maggior parte dei casi i documenti allegati risultavano modificati negli importi o nelle date o in alcuni casi le missioni erano del tutto inesistenti. Ma ex funzionari ed amministratori non si limitavano a questo. Si facevano rimborsare dal Comune di Lipari anche spese per shopping personale presentando scontrini per l’acquisto di CD musicali o regali di vario genere  o spese per pranzi e cene con un numero di commensali diverso da quelli ammessi a rimborso. C’è poi il caso di alcuni amministratori che si creavano ad arte le missioni facendole coincidere con  eventi folkloristici o  ricoveri medici in cliniche in altre regioni. I controlli della Guardia di Finanza proseguono per scoprire altre eventuali complicità. L’inchiesta è condotta dal Sostituto Procuratore di Barcellona, Giorgio Nicola.

 

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