Mentre il mondo cattolico festeggia la Pasqua, per il presidente della Regione, Rosario Crocetta , si profila una settimana di passione. Martedì, infatti, parteciperà ai lavori della commissione Affari istituzionali con il chiaro obiettivo di impedire che il disegno di legge che introduce il doppio voto di genere venga stravolto da qualche emendamento pirata. La stessa ipotesi di ripristino della doppia scheda, una per il sindaco, l’altra per i consiglieri, sembra ormai accantonata perché dal centrodestra, la stessa area politica che nel 1997, dopo la pesante sconfitta di Gianfranco Micciché nella corsa con Leoluca Orlando alla carica di sindaco di Palermo, volle l’abrogazione di quella norma, si vorrebbe che nella scheda dei candidati sindaci non comparissero i simboli politici di riferimento, in modo da rendere più difficile o, addirittura, impedire l’elezione di candidati del Movimento Cinque Stelle. Nel frattempo dovrà anche tentare di convincere il suo amico e mecenate d’arte Antonio Presti ad accettare l’incarico di assessore. Il creatore della Fiumara d’arte di Tusa e della Porta della Bellezza di Librino, a Catania, è infatti ancora molto indeciso, sia perché si ritiene estraneo al mondo della politica, sia perché, dato l’antico rapporto di amicizia che lo legga al presidente della Regione, peraltro suo costante ospite all’Atelier di Tusa, teme insinuazioni e maldicenze che potrebbero frenare la sua azione per il rilancio della Sicilia. «Se accetterà – dicono i suoi amici - sarà per far crescere questa terra, senza compromessi esterni e soprattutto senza giochi politici e amministrativi ». Con Presti dovrebbe far parte della giunta di governo, in sostituzione degli “esonerati” Franco Battiato e Antonio Zichichi, anche l’archeologa Mariarita Sgarlata che ha già risposto positivamente all’invito del presidente della Regione, intenzionato a procedere alla loro nomina già martedì o mercoledì, quando dovrà recarsi a Sala d’Ercole per informare i parlamentari dell’Ars in merito alle modifiche apportate all’Esecutivo. D’altronde, venerdì scorso, a conclusione dei lavori della giunta, conversando con i giornalisti, in proposito è stato molto chiaro: «Sto valutando attentamente in questi giorni l’operato di Mariarita Sgarlata». Ma non si è espresso su Antonio Presti, a conferma che il tentativo di convincerlo ad accettare l’incarico è ancora in corso. Le “fatiche” di Crocetta, comunque, non si esauriscono qui. Entro lunedì 8 aprile, infatti, dovrà essere depositata in commissione Finanze la nuova bozza di Bilancio e, insieme con l’assessore all’Economia Luca Bianchi, dovrà reperire i fondi mancanti, convincendo Roma ad allentare i cordoni della borsa. Intanto il governatore, in caso di elezioni politiche anticipate, visto il successo ottenuto dalla lista il Megafono, si preparebbe a entrare in pista a livello nazionale con la sua lista.
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