Delle indagini si sono occupati in maniera congiunta i poliziotti del commissariato Frontiera di Porto Empedocle e gli uomini della Squadra Mobile. Il fascicolo è coordinato dal pm della procura di Agrigento Santo Fornasier. Giovanni Tuttolomondo avrebbe sparato contro il cognato con una pistola 7,65. Un'arma che non è stata ritrovata e che l'uomo, di Porto Empedocle (Ag), non avrebbe potuto detenere legalmente. Il movente del tentato omicidio sarebbe da collegare a vecchi attriti professionali, essendo entrambi pescivendoli, nonché familiari. Tuttolomondo, durante la notte, è stato portato al carcere Petrusa di Agrigento. (ANSA)
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