Lunedì 23 Dicembre 2024

Madre e figlia uccise
Confessa l'ex marito

 

Un uomo è stato arrestato dai carabinieri di Latina perché ritenuto responsabile del duplice omicidio di Francesca Di Grazia e Martina Incocciati, madre e figlia, trovate morte in casa ieri sera a Cisterna di Latina.
'Si tratta di un duplice omicidio particolarmente violento', le due donne sono state sgozzate. a riferirlo il colonnello Giovanni De Chiara, comandante provinciale dei carabinieri di Latina, che nelle prime ore del pomeriggio hanno fermato il presunto omicida di Francesca Di Grazia e Martina Incocciati, trovate ieri sera in un appartamento di Borgo Flora, a Cisterna di Latina. Gli investigatori dell'arma hanno inoltre precisato che la porta d'ingresso dell'appartamento era chiusa ma non a chiave. Fonti investigative hanno chiarito che il corpo di Martina Incocciati, la figlia 18enne della donna, presentava diversi fendenti in varie zone del corpo e una ferita profonda, con ogni probabilità il colpo mortale, alla gola. La madre, Francesca Di Grazia 55 anni, è stata invece uccisa, secondo i primi esami esterni del medico legale, da un unico colpo alla gola. 

E' l' ex marito di Francesca di Grazia, un indiano di 37 anni, l' uomo fermato per l' omicidio della donna e della figlia Martina, sgozzate in casa ieri sera nel loro appartamento di Borgo Flora, a Cisterna di Latina. L'uomo, rintracciato nella notte dai carabinieri, poche ore fa ha confessato il duplice delitto durante l'interrogatorio di fronte al magistrato Giuseppe Miliano.

L'indiano e Francesca Di Grazia si erano sposati in India. Da qualche tempo però non vivevano più insieme.

L'uomo, che svolgeva lavori saltuari come manovale, ha raccontato che la donna gli faceva continue richieste di denaro. Proprio ieri mattina l'ultima violenta lite durante la quale il 37enne, in preda a un raptus, ha afferrato un coltello e colpito in cucina la donna uccidendola con un fendente alla gola. Poi è andato in camera da letto dove la figlia 18enne, Martina Incocciati, della donna si era rifugiata. L'ha afferrata trascinandola giù dal letto e poi l'ha violentemente colpita con la stessa arma. Poco dopo è fuggito. L'arma è stata ritrovata dai carabinieri in un canale poco lontano dall'appartamento di Piazzale dei Bonificatori.

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