Sabato 27 Aprile 2024

Concordia per Schettino
fu incidente sul lavoro

schettino

Il Comune dell'Isola del Giglio ha chiesto per il naufragio della Costa Concordia danni quantificabili 'in almeno 80 milioni di euro'. Lo ha richiesto il legale del Comune, chiedendo la costituzione di parte civile nell' udienza preliminare a Grosseto, nel corso della quale si dovranno esaminare le richieste di rinvio a giudizio a carico di Francesco Schettino e altri 5 indagati fatte dalla Procura al termine delle indagini sul naufragio della nave Costa Concordia all'Isola del Giglio. In questa prima fase il gup Molino ha previsto udienze fino al 24 aprile. Pool avvocati chiede 500mila euro per ogni naufrago. Difesa Schettino: per lui fu incidente sul lavoro.

DIFESA SCHETTINO, PER LUI FU INCIDENTE SUL LAVORO - "Da come eravamo partiti è stata fatta tantissima strada e sempre meno appare Schettino come capro espiatorio. Schettino sbagliò a fidarsi troppo della gestione della Costa Crociere ed emerge sempre più che è un uomo che ha avuto un incidente sul lavoro, non lo si può criminalizzare". Lo ha detto in una pausa dell'udienza preliminare uno dei difensori di Francesco Schettino, l'avvocato Francesco Pepe, attribuendo delle responsabilità del naufragio al Giglio alla Compagnia Costa Crociere. "Abbiamo provato che Schettino aveva dato disposizioni per tenere la nave a distanza di un chilometro dallo scoglio, che ci fu un errore del timoniere, che non abbandonò la nave" e altre circostanze. Invece per mesi questa vicenda "é stata gestita in modo terribile", ha continuato l'avvocato Pepe, facendo apparire Schettino come "uno impazzito che condusse la nave contro gli scogli". "Schettino si è fidato troppo di Costa e questo è stato un suo sbaglio, ora le cose stanno emergendo in modo più chiaro", ha concluso l'avvocato Pepe.

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