Al via, nell'Aula della Camera, la quinta votazione per l'elezione del Capo dello Stato. Ma anche questo voto è destinato a concludersi con un nulla di fatto, dal momento che il Pd ha annunciato scheda bianca e il Pdl ha deciso di non partecipare ai lavori dell'Assemblea.
BERSANI DA NAPOLITANO - Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani è a colloquio con il capo dello Stato, Giorgio Napolitano al Quirinale. Lo riferiscono fonti del Pd.
BURLANDO, BISOGNA SOSTENERE RODOTA' - Il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, è convinto che per il Quirinale si debba sostenere Stefano Rodotà. "Il risultato elettorale non ha assegnato al centrosinistra una maggioranza risolutiva, nemmeno per eleggere il presidente della Repubblica, ma ci ha attribuito la responsabilità, il dovere di avanzare una proposta" ha dichiarato. "E' l'ora di una piena responsabilità personale per ognuno di noi. Per questo mi esprimo a favore della candidatura di Stefano Rodotà".
SERRACCHIANI,VERTICI SI SONO DIMENTICATI PROBLEMI GENTE - "Sono terribilmente incazzata con il mio partito. Ma noi non possiamo né dobbiamo subire gli inciuci di Roma", "i vertici del Partito Democratico si sono dimenticati dei problemi veri degli italiani, del Friuli Venezia Giulia - dove sono candidata - e della vita reale, per precipitare in questo pozzo senza fondo. Però li avverto: noi non abbiamo nessuna intenzione di suicidarci con loro". Lo afferma alla Stampa Debora Serracchiani spiegando che "esiste una parte del Pd ancora viva, vitale e capace. E' quella che lavora nei territori, come faccio io nella mia regione. L'atteggiamento dei nostri dirigenti in questi giorni è inaccettabile". Serracchiani definisce "tragica" la scelta di Marini, "né opportuna né intelligente". "Siamo finiti - spiega - per l'ennesima volta nella trappola di Berlusconi che ha come unico obiettivo quello di disintegrarci. Quando ho sentito il nome di Marini ho ripensato alla Bicamerale. Poi ho anche visto la foto di Bersani che abbracciava Alfano e ho pensato: abbiamo toccato il fondo. Ma il peggio doveva arrivare", con l'umiliazione di Prodi. "Il modo in cui è stato trattato - osserva - è indecente. E pensare che ieri mattina sull'indicazione del suo nome c'era stata una standing ovation. Ma che parlamentari abbiamo?". Sulle dimissioni di Bersani, Serracchiani commenta: "Anche prima di questo disastro la storia aveva presentato il suo biglietto di saluti a una classe dirigente - non solo nostra - ormai fuori sincrono. Ma è inutile guardare indietro. Bersani ha dichiarato che aspetterà l'elezione del nuovo Capo dello Stato. Bene. Io mi auguro solo che ci si arrivi in fretta". La strada più ovvia, afferma, "é Rodotà. Oppure Emma Bonino. L'importante è che si tenga conto della sensibilità del Paese e non si facciano ancora scelte scriteriate", come potrebbe essere quella di "D'Alema".
MONTI, CANCELLIERI PUO' ESSERE CANDIDATA DI TUTTI - Anna Maria Cancellieri può "diventare la candidata istituzionale di tutti" per il Quirinale. Lo afferma Mario Monti, in conferenza stampa a Montecitorio. "E' il candidato che tutte le forze politiche dovrebbero considerare: è la nostra proposta a tutti, non è il nostro candidato", ha aggiunto il leader di Scelta Civica, spiegando che la decisione di votare scheda bianca è proprio tesa a dimostrare che non si tratta di un candidato di parte. "Incontriamo alle 12 il segretario del Pd Pierluigi Bersani". Lo ha detto Mario Monti, in conferenza stampa alla Camera. Sono in corso contatti anche fra Scelta Civica e il Movimento Cinque Stelle sul nome di Anna Maria Cancellieri. Lo afferma Mario Monti, in conferenza stampa a Montecitorio. Il leader di Scelta Civica ritiene che il ministro dell'Interno possa incontrare il favore dell'elettorato grillino perché "non compromessa" con la politica e gradita al popolo di internet.
PDL NON PARTECIPA AL QUINTO SCRUTINIO, LEGA VOTA SCHEDA BIANCA - Il Pdl, a quanto si apprende, ha deciso nel corso della riunione dei gruppi di Camera e Senato di non partecipare al quinto scrutinio per l'elezione del Capo dello Stato. I gruppi della Lega Nord al termine di una riunione svoltasi a Montecitorio hanno deciso, su proposta del segretario federale, Roberto Maroni, di partecipare alla quinta votazione per l'elezione del Capo dello Stato ma di votare scheda bianca.
'TENTAZIONE' NAPOLITANO CRESCE ANCHE NELLA LEGA - Anche la Lega Nord starebbe valutando, tra le altre, anche l'ipotesi di appoggiare una ricandidatura di Giorgio Napolitano al Quirinale. Non c'é nulla di ufficiale (il Carroccio ha annunciato che questa mattina voterà scheda bianca) ma tra i parlamentari 'lumbard' se ne parla. Al momento - è il ragionamento - la 'prorogatio' di Napolitano è una delle poche strade ancora percorribili per uscire dalla situazione di impasse del Parlamento. Ed è una delle poche carte capaci di "mettere d'accordo il centrodestra ed i cocci della sinistra". C'é anche la consapevolezza che Napolitano porrebbe "paletti fermissimi ai partiti" anche in merito alla formazione di un esecutivo. Per ora si tratta soltanto di pensieri in libertà che non sono stati discussi in assemblea, ma l'argomento potrebbe finire sul tavolo di Roberto Maroni e, poi, al centro dei 'contatti' con il Pdl. Di certo, la eventuale proposta di Giuliano Amato da parte del Pdl non desta forte entusiasmo tra i leghisti che non nascondono le proprie difficoltà nel sostenere l'elezione del 'dottor sottile' al Quirinale.
SEL VOTA RODOTA', VENDOLA: NON ESISTE NAPOLITANO BIS - I gruppi parlamentari di Sel, riuniti stamani alla Camera, hanno confermato la decisione di votare Stefano Rodotà alla quinta votazione per il presidente della Repubblica, prevista stamani alle 10, e a quelle successive. Lo ha detto all'ANSA il capogruppo alla Camera, Gennaro Migliore. "In campo restano Rodotà e Cancellieri - ha commentato Migliore -. Non vedo altre candidature". "Non mi pare che esista una candidatura Napolitano. Il presidente l'ha esclusa con nettezza. Non parliamo di cose che non esistono". Lo ha detto il leader di Sel, Nichi Vendola, in Transatlantico.