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Tentata estorsione a
un night, la Polizia
ferma quattro giovani

Quattro persone, tre di Tortorici ed una di Raccuja, tutti giovani, sono state fermate dalla polizia nella notte fra sabato e domenica a Capo d’Orlando con l’accusa di tentata estorsione in danno dei titolari di un locale pubblico. Sulla vicenda, in merito alla quale il dirigente del commissariato Giuliano Bruno con i suoi uomini, ha lavorato sino alla tarda serata di ieri, vige il massimo riserbo e, per questo, i particolari saranno svelati con tutta probabilità in una conferenza stampa che dovrebbe svolgersi stamani al commissariato di via Piave. Da quel poco che è trapelato è certo che il locale preso di mira è un night club ubicato in una zona a pochi passi dal centro. I quattro giovani, che si trovavano all’interno dell’esercizio, pare come normali clienti in mezzo ad altri, improvvisamente avrebbero avvicinato e chiesto del denaro ai titolari che, da parte loro, avrebbero respinto la richiesta mentre qualcuno allertava la polizia. Sul posto è confluita una volante del Commissariato e da qui è scattata l’indagine con l’identificazione dei presunti rei e tutti gli atti consequenziali andati avanti nella giornata di ieri, portati avanti anche per accertare chi, materialmente, avrebbe tentato l’estorsione e quale invece sia il ruolo degli altri giovani fermati. Uno dei tre soggetti di Tortorici, pare sia il figlio di un noto esponente della criminalità organizzata nebroidea da tempo ristretto al “41 bis”, il carcere duro, anche se sembra che l’episodio avvenuto nella notte fra sabato e domenica, non sarebbe riconducibile alle attività dei gruppi criminali della zona bensì sarebbe frutto di un tentativo isolato. Per questo, il fascicolo potrebbe restare di pertinenza della competente Procura della Repubblica di Patti e non sarà essere esteso alla Dda, la Direzione Distrettuale Antimafia di Messina. In ogni caso, dopo tanti anni, Capo d’Orlando torna a specchiarsi, improvvisamente, in una vicenda di carattere estorsivo, consumatasi proprio nel centro che fu la capitale della ribellione dei commercianti al racket e dove nacque l’Acio. L’ultimo episodio estorsivo che si ricordi, avvenne in un altro locale pubblico, sul lido di San Gregorio, con tre persone, due di Tortorici ed una di S. Agata, che furono arrestate – correva allora l’inverno del 2004 – per avere preteso di consumare delle bevande senza pagarle.

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