Venerdì 22 Novembre 2024

Un N0 congiunto
e denunce a UE

amendolara no triv

E’ stato unanime e forte l’allarme ed il NO alla distruzione dello Ionio ed allo scippo consentito alle lobby internazionali del petrolio lanciato dal consiglio comunale congiunto  che si è tenuta Amendolara, simbolicamente denominato “Un falò per lo jonio”, per la concomitante tradizione dei falò di San Vincenzo, giunta ieri alla sua 555esima edizione Chiamati a raccolta nella sala del consiglio comunale  dal Sindaco Salvatore Antonio Ciminelli sono intervenuti, tra gli altri, i rappresentanti del Comitato NOTRIV Gioanna Bellizzi e Felice Santarcangelo, il consigliere provinciale Mario melfi, i sindaci e gli amministratori di Policoro, Trebisacce, Alessandria del Carretto, Roseto e Cassano. Unanime e deciso il no alle trivellazionizioni nel Mar Mediterraneo, una grave violazione del diritto comunitario (Principio di Barcellona). Sono ben 11, come è stato ricordato,  le istanze, fatte da 7 diverse compagnie petrolifere, nel solo Golfo di Taranto. Altre 3 nuove istanze di ricerca sono state fatte tra Crotone e Catanzaro più 4 concessioni attive costa/mare. Su ogni concessione ci sono più piattaforme e su ogni piattaforma decine e decine di pozzi. L’obiettivo, documentato, è quello di trivellare tutta la costa italiana in spregio all’assenza, nella normativa italiana, dei limiti ambientali rigidissimi vigenti in tutto il mondo e, infine, con la beffa della più bassa percentuale di royalties previste in Italia, solo lo 0.60% ai comuni. Il sindaco di Amendolara ha chiesto pubblicamente di trasmettere, anche alla Procura della Repubblica, tutte le denunce che saranno presentate alla Commissione Europea ed i cui contenuti sono stati esposti in sala, servendosi di diverse slides, dai due rappresentanti del Comitato NO TRIV. “Chiederemo inoltre – ha aggiunto CiminelliI – di essere ascoltati nella commissione ambiente del Parlamento Europeo a Bruxelles, portando in quella sede autorevole lo sdegno di tutto l’alto ionio, della Calabria e della Basilicata in primis ma di tutto il Sud contro questo disegno criminale, purtroppo in corso, perpetuato sulla testa delle comunità e destinato a sottrarre a questa area del Mediterraneo ogni altra occasione di crescita e sviluppo sostenibile”. Le 7 compagnie petrolifere titolari delle 11 istanze di permesso nel solo Golfo di Taranto sono: 3 della NORTHERN PETROLEUM LTD, 2 della SHELL, 2 della APPENNINE ENERGY, 1 di ENI, 1 di ENEL LONGANESI, 1 di PETROLCELTIC ITALIA e 1 di TRANSUNION PETROLEUM ITALIA. Quelle tra Crotone e Catanzaro sono 3 della NORTHERN PETROLEUM LTD e 4 concessioni attive della IONICA GAS. 

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