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L'alpinista Moro
picchiato dagli sherpa

Simone Moro, l'alpinista bergamasco da anni frequentatore delle vette dell'Himalaya in Nepal, e' stato aggredito ieri pomeriggio insieme ad altri due compagni (lo svizzero Ueli Steck e il britannico Jonathan Griffith) da un gruppo di sherpa nel campo base n.2 dell'Everest, a quanto sembra per presunte interferenze nel loro lavoro. Lo riferisce oggi The Himalayan Times.

Le tensioni sono sorte, a quanto si e' appreso, durante il lavoro di fissaggio delle corde su una parete sul lato ovest del Lhotse, fra il campo n. 2 e il n.3 basso (a circa 7.200 metri), dove era stata collocata una tenda. Una vota tornati al campo di partenza, i tre alpinisti hanno trovato ad attenderli una folla di un centinaio di sherpa che hanno tentato di ''punirli fisicamente'' e che sono riusciti a ferirli. Lo scontro non si e' trasformato in tragedia solo per l'intervento degli altri alpinisti stranieri, che si sono interposti e sono riusciti a calmare la situazione. Moro ha riportato nell'incidente ferrite non gravi, mentre Steck, che ha problemi piu' seri, sara' trasferito in giornata a Kathmandu.

Sull'accaduto la polizia nepalese ha gia' aperto una inchiesta, mentre Nimanuru Sherpa, direttore esecutivo di Cho-Oyu Treks, l'agenzia che ha organizzato la spedizione di cui fanno parte i tre, si e' detto ''rattristato per l'accaduto'', osservando che l'episodio ''rischia di offuscare l'immagine del Nepal nel mondo''.

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