''Luigi e' sicuramente una persona disperata, ma questo non puo' giustificare assolutamente quello che ha fatto. Sono convinta, pero', che anche la politica ha le sue colpe e dovrebbe riflettere su quanto e' accaduto''. Lo ha detto Girolama Preiti, sorella di Luigi, il muratore di Rosarno che ha ferito ieri due carabinieri davanti Palazzo Chigi. "Voglio sottolineare, comunque che mio fratello è una persona perbene. Lo dimostra il fatto che è un gran lavoratore e tutti gli vogliono bene. E' stato terribile vederlo in televisione bloccato a terra dopo ciò che aveva fatto", ha detto la donna. "Siamo tutti distrutti per quanto è accaduto- ha detto ancora la donna - E lo sono, in particolare, i nostri genitori, chiusi in un dolore cupo e silenzioso".
"Chi lavora nelle istituzioni e opera quotidianamente per garantire la funzionalità e l'integrità non dovrebbe mai essere fatto oggetto, da nessuna parte, di attacchi ingiustificati e immeritati, né tantomeno di strumentalizzazioni per il semplice fatto di servire la Repubblica". E' questo il convincimento che l'Associazione Consiglieri parlamentari del Senato esprime in un nota all'indomani della sparatoria davanti a Palazzo Chigi. L'Associazione, si legge ancora nel comunicato, "partecipa con viva commozione e umano cordoglio al grave gesto che ha colpito ieri l'Arma dei carabinieri".
CURRO', NON E' COLPA NOSTRA MA ABBASSARE TONI - "Chi dice che è colpa del movimento strumentalizza. Resta il fatto che la tensione è molto alta e l'invito a chiunque rivesta un ruolo nelle istituzioni è quello di mantenere un profilo molto alto. Serve sobrietà. Ci sono momenti in cui è meglio stare in silenzio, anziché andare in piazza". Lo afferma il deputato dell'M5S Tommaso Currò in un'intervista a Repubblica. "'Forse'' è stato eccessivo, da parte di Grillo, parlare di missili sul Parlamento, ammette Currò, ma "in campagna elettorale la psicologia collettiva contestualizza queste frasi, le considera iperboli". Adesso, comunque "ci vuole la massima attenzione. Le parole pesano perché promanano dal Parlamento: non si scherza". Currò si dice "addolorato" per i due carabinieri feriti ieri davanti a Palazzo Chigi. "La violenza - sottolinea - non é mai la soluzione dei problemi".
LOMBARDI (M5S) VISITERA' CARABINIERI FERITI - Il capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle, Roberta Lombardi, andrà oggi a fare visita ai due carabinieri feriti ieri davanti palazzo Chigi, ricoverati al Policlinico Umberto I e all'ospedale San Giovanni di Roma.
GRASSO, LA POLITICA MISURI IL LINGUAGGIO - "E' importante mantenere il controllo sul linguaggio della politica. Non solo le armi possono fare del male, anche le parole riescono a esercitare violenza e creare dissidi insanabili. L'esasperazione verbale può finire per avere lo stesso effetto di una folla in tumulto: se parte la scintilla tutto diviene incontrollabile". Intervistato dalla Stampa, il presidente del Senato Pietro Grasso invita la politica a "evitare di contribuire ad aumentare lo stato di tensione", perché "l'odio e la facilità di giudizio sono contagiosi". "Fa male toccare con mano lo scollamento tra istituzioni e cittadini. In questa contrapposizione tra popolo e politica intravedo un'incognita grande almeno quanto il pericolo dell'eversione", dice Grasso. "La disperazione è contagiosa" ed "é compito nostro impedire che la disperazione si impadronisca delle nostre vite, che le situazioni drammatiche esasperino i comportamenti". La questione non riguarda solo i grillini, ma "tutti noi e soprattutto il clima che si è creato, di sospetto e delegittimazione che non risparmia nessuno, come dimostra la vicenda che ha visto protagonista Giulia Sarti", prosegue Grasso, secondo cui "l'opposizione utile è quella costruttiva che si svolge nelle sedi istituzionali, e non l'esercizio di parole adatte più a demolire che a costruire". "La classe politica deve essere capace di sottoporsi agli stessi sacrifici che chiede al popolo", sottolinea il presidente del Senato, che ritiene "giusta e utile la presenza massiccia dei deputati M5S in Aula perché sia garantito il massimo del controllo e della trasparenza", ma auspica "una collaborazione più profonda, un'intesa su singoli provvedimenti capaci di far passare in secondo piano le dichiarazioni ad effetto, buone solo per un'opposizione cieca".