Si muoveva con normalita' tra i corridoi che collegano i blocchi del comprensorio in cui abita e selezionava senza problemi le chiavi di casa per inserirle nella serratura, sebbene fosse ufficialmente cieco assoluto e percepisse dall'Inps, la pensione di invalidita' e l'indennita' di accompagnamento. Un falso cieco di 70 anni e' stato scoperto dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma che, dopo aver assunto informazioni presso le Asl e l'Inps, hanno avviato accertamenti sul suo conto.
I numerosi pedinamenti filmati dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Nettuno hanno evidenziato una situazione completamente diversa dal quadro clinico desumibile dalla documentazione sanitaria. L'uomo era completamente autonomo in ognuna delle sue normali attivita' quotidiane. Tutto ha avuto inizio cinque anni fa, quando l'anziano, affetto da 'restringimento concentrico del campo visivo ed ipovisivo bilaterale', avrebbe simulato l'esistenza di uno stato di cecita' piu' grave, tale da renderlo completamente incapace di vedere. Il falso cieco e' stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Velletri per truffa aggravata ai danni dello Stato. Dovra' ora restituire all'Inps oltre 42mila euro percepiti indebitamente.
GDF SCOPRE FALSA CIECA, TRUFFA OLTRE 60 MILA EURO A STATO - Dal 2003 ha percepito un'indennità di accompagnamento per cecità assoluta, ma secondo la guardia di finanza la donna, 55 anni, originaria del Pisano, sarebbe una falsa invalida: i militari l'hanno filmata mentre leggeva riviste, andava a prendere il caffé, vendeva abbigliamento e ballava. Lo hanno reso noto le stesse Fiamme gialle che hanno denunciato per truffa allo Stato la donna a cui è contestato di aver percepito illegittimamente oltre 66.000 euro di indennità.
Denunciato anche un medico, "per aver redatto false certificazioni attestanti lo stato di cecità assolutà. La donna - secondo quanto spiegato dalla guardia di finanza di Pisa che ha condotto le indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Pisa - è riuscita anche a farsi assumere con le mansioni di centralinista da una società pisana approfittando dei benefici previsti dalla legge nei confronti dei ciechi totali. Ma i finanzieri, si legge in una nota, "hanno potuto appurare che la cinquantacinquenne eseguiva con la massima disinvoltura, anche le minime attività quotidiane, in completa autonomia e senza alcun tipo di ausilio di strumenti idonei per un soggetto" con un'invalidità quale quella certificata per la donna. Nei suoi confronti è stato disposto anche il sequestro cautelativo dei beni necessari a risarcire l'Erario.
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