C’è sempre qualcuno che vuole farci passare come gli ultimi della classe. Nessuna strategia particolare alla base di queste “campagne promozionali”, sovente conseguenza di una sorta di incontinenza verbale tipica di certa politica. Continui bla bla bla, che raramente si tramutano almeno in ragionamenti logici. Pure il nuovo governo non sembra immune dal piacere delle chiacchiere in libertà. Troppe teste, 21 ministri, 10 vice e 30 sottosegretari, alla costante ricerca di visibilità, che dimenticano di dovere essere orchestra e non solisti. A dispetto dell’equilibrio, nei modi e nei fatti, del presidente del Consiglio, Enrico Letta. Il primo premio va a Michaela Biancofiore: come sottosegretario alle Pari opportunità, giusto per non farsi notare, ha fatto sapere che gli omosessuali si “ghettizzano”. Perché questa dichiarazione apodittica? In verità non aveva alcuna logica motivazione, l’importante era solo far parlare di sé. Il ministro per l’Integrazione, Cécile Kyenge, ha ricordato a tutti che gli immigrati hanno diritti che non vanno disconosciuti. Ma chi vuol farlo, tranne qualche matto? Ecco cosa chiede: riforma della legge Bossi-Fini, finalizzata a un allentamento delle regole sugli ingressi degli extracomunitari, cancellazione del reato di clandestinità e concessione automatica della cittadinanza a chiunque nasca in Italia, indipendentemente dalla nazionalità dei genitori. È stato sottolineato che l’Italia deve essere all’altezza dei tempi, che lo “ius soli” sarebbe una scelta di civiltà. Signor ministro, il nostro Paese è davvero così fuori dal mondo? No, davvero. In tutta Europa, in tale materia, le leggi sono abbastanza simili. I figli degli immigrati del resto, al compimento della maggiore età, dunque con piena consapevolezza, possono chiedere e ottenere lo status di cittadino. Una perla la dichiarazione del ministro dello Sport, Josefa Idem, che ha definito “comprensibile un certo risentimento” (perché si chiede che i nostri conti pubblici siano in ordine?) degli italiani nei confronti della cancelliera Merkel. Che aiuto al presidente Letta che, in contemporanea, era in missione a Berlino! Domenica e lunedì tutti... in ritiro nell’Abbazia di Spineto della Luce, in Toscana. Servirà ad avere ministri, vice e sottosegretari meno loquaci e più concentrati sui problemi reali del Paese?
Ai politici le
abbazie servono
più dei riflettori
di Lino Morgante
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