Commovente messaggio di mons. Santo Marcianò ai funerali che si sono svolti nel pomeriggio a Corigliano del giovane Domenico Iacino, morto venerdi scorso in un incidente stradale sulla SS 106 mentre si recava al lavoro. Gremitissima la chiesa che non è riuscita a contenere tutti. Tante lacrime, commozione e anche rabbia per un’altra giovane vita che si è infranta sulla strada della “morte”. Queste le parole del presule: “Con il cuore, con la preghiera e con le mie lacrime di padre e pastore, sono in questo momento accanto a tutti voi che celebrate questa Eucaristia, per accompagnare nel viaggio verso il Padre la vita spezzata di Domenico Iacino. Sono lì con il mio cuore, prima di tutto. Un cuore che, come il vostro, si sente colpito, quasi disorientato. Un cuore che, semplicemente, vuole stare accanto al cuore distrutto dei genitori, dei familiari, degli amici, delle persone più care: senza dire nulla, solo portando con loro l’angoscia e attendendo che, un giorno, possa rinascere la stella della speranza. Sono lì con la mia preghiera: una preghiera muta, che si fa grido e supplica a quel Dio che, pur nell’incomprensibile mistero del più devastante dolore umano, rimane sempre il Dio della vita, il Dio che è la Vita, il Dio che dona la vita. Son lì per chiedermi con voi, per l’ennesima volta, il perché di tragedie così gravi. In questi momenti non possiamo non pensare alle precarie condizioni di viabilità che condizionano la vita del nostro territorio e mettono continuamente a rischio la vita di tanti, soprattutto dei più giovani. Domenico è vittima non solo della fatalità, ma anche di quella mancanza di progettualità e di investimenti che non hanno ancora permesso alla nostra realtà di avere condizioni di viabilità decorose. Infine, sono lì con tutte le mie lacrime. A tutta la comunità di Fabrizio e alla famiglia di Domenico, con un abbraccio affettuoso assicuro la mia vicinanza e la mia preghiera”.