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Il Palermo retrocesso
in Serie B

Sotto un improvviso temporale che nel secondo tempo ha reso il campo quasi un acquitrino si consumano il dramma del Palermo che scende in B dopo 9 anni e la gioia della Fiorentina che torna in Europa dopo tre stagioni. 

Con il successo di oggi, il 20° della stagione, ottenuto con Luca Toni, ex del Palermo e forse anche ormai della Fiorentina se non gli rinnoveranno il contratto, i viola blindano il 4° posto e festeggiano alla fine sommersi dagli applausi scroscianti dei loro tifosi: 'Grazie ragazzi, e ora tutti insieme alla conquista dell'Europà recita lo striscione srotolato alla fine in curva Fiesole, mentre alcuni intonano cori contro il Milan, Berlusconi e Galliani, e in Maratona spunta uno striscione contro l'arbitro Mazzoleni, quello di Fiorentina-Roma. Anche Andrea Della Valle (che meglio di così non poteva brindare alla 500esima gara ufficiale della sua gestione alla guida del club insieme al fratello Diego) scende in mezzo al campo, incurante della pioggia, ha in mano una maglia bianco e rossa celebrativa e corre da Montella per un lungo caloroso abbraccio, ulteriore segnale che il connubio andrà avanti. Intanto i giocatori del Palermo, dopo i ringraziamenti allo sparuto gruppo di tifosi venuto al seguito, sfilano a testa bassa: ad una gara dalla fine non c'é più speranza di salvezza, la retrocessione è un'amara realtà, figlia di una stagione piena di errori. I sostenitori siciliani espongono un eloquente striscione: 'Zamparini retrocede ma i palermitani sono sempre da Champions'. 

La partita è iniziata con buona verve da parte della squadra, lo confermano i cinque corner battuti in pochi minuti e un paio di affondi di Kurtic e Munoz. La Fiorentina era stata pericolosa con Toni e Jovetic (che aveva segnato a metà tempo ma l'azione era stata fermata per fuorigioco), sapeva di avere i mezzi per controllare il match e passare, cosa che è successa al 41' del primo tempo con Toni che ha depositato in rete un preciso assist di Cuadrado splendidamente innescato da Borja Valero. Un'azione da manuale, l'ennesima regalata dalla squadra di Montella in questa sua splendida cavalcata. Il Palermo ha provato a reagire subito approfittando di un errore di Pizarro: la rasoiata di Hernandez ha lambito il palo. 

Nella ripresa condizionata e disputata sotto un acquazzone, con il terreno sempre più zuppo e scivoloso, i viola hanno cercato di chiudere il match, trascinati da Cuadrado, sfiorando il gol con Jovetic, Boria Valero, Mati Fernandez, finché Montella ha tolto Toni e lo spagnolo per una meritata ovazione. Tra i rosanero neppure l'ingresso di Miccoli ha dato la scossa anche se con orgoglio hanno cercato fino all'ultimo il pari: proprio Miccoli alla fine ha avuto la possibilità di farlo su punizione (concessa non senza proteste viola) ma il pallone è finito fuori e con esso le speranze di evitare l'ennesimo ko di una stagione stregata.

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