"Sono venuto a prendere possesso dell'incarico e contatto con il procuratore capo di Aosta, in attesa del Tar. Poi vedremo...". Lo ha detto il sostituto procuratore Antonio Ingroia, appena giunto nel Tribunale di Aosta dove è stato trasferito dal Csm. Salito al secondo piano del Palazzo di Giustizia, dove si trova la Procura, ora è a colloquio col procuratore Marilinda Mineccia.
"Non prendo in considerazione - ha aggiunto Antonio Ingroia - l'ipotesi che il tribunale amministrativo mi dia torto. Da oggi comunque sono sostituto procuratore ad Aosta e ho il dovere di fare un passo indietro rispetto alla politica". Riguardo all"intento punitivo del Csm sul trasferimento ad Aosta, Ingroia ha precisato: "Non so sull'intento, ma sull'effetto sì, non tanto per essere stato trasferito ad una procura che fa indagini di alto livello e dove si lavora con impegno e professionalità. Il problema non è Aosta ma che il trasferimento è in violazione rispetto alle circolari del Csm. Non potevo essere destinato ad Aosta o procure simili ma solo come sostituto procuratore alla procura nazionale antimafia o in Cassazione. Non so le ragioni di questo ma è stata una scelta anomala e penalizzante". Davanti al tribunale in composizione collegiale, presieduto dal presidente del tribunale di Aosta, Massimo Scuffi, Antonio Ingroia questa mattina ha poi preso ufficialmente possesso dell'incarico.
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