Sono state incastrate dalle telecamere la maestra e la direttrice della scuola materna di Roma arrestate per maltrattamenti e percosse ai bambini. Dopo aver ascoltato i testimoni, gli inquirenti avevano disposto un'attività d'indagine tecnica, con telecamere installate in aula, che hanno fornito riscontri oggettivi sugli indizi di colpevolezza. Dalle indagini è anche emerso che, nonostante la maestra fosse stata più volte criticata e ripresa anche dalle sue colleghe per i suoi 'metodi educativi', continuava nei suoi comportamenti perché coperta dalla direttrice, l'altra donna oggi arrestata dalla polizia. Nel corso del tempo, il personale scolastico, docenti e non, che denunciava i comportamenti dell'insegnante alla direttrice in alcuni casi sarebbe stato emarginato dall'ambiente. La direttrice, infatti, avrebbe cercato di mettere tutto a tacere senza prendere alcun provvedimento e avrebbe fatto ricorso anche a forme di intimidazioni e ritorsioni nei confronti di chi accusava la maestra. (ANSA).
Sono diversi i comportamenti violenti e denigratori nei confronti dei bimbi dell'asilo a Roma, dove sono state arrestate una maestra e la coordinatrice. Tra questi, quella di un bimbo colpevole di essersi fatto la pipì nei pantaloni e per questo costretto dalla maestra ad inginocchiarsi e ad asciugarla con un fazzoletto di carta, dopo essere stato minacciato, davanti agli altri bambini, di fargliela pulire con la faccia. (ANSA).
Le umiliazioni verbali della maestra dell'asilo di Roma, arrestata dalla polizia, riguardavano anche bambini portatori di disagi e difficoltà psicoinfantili, che venivano apostrofati come 'scemo', 'zozzo' o 'bastardo'. Secondo l'ordinanza di arresto, sono stati tanti gli eventi in cui la maestra è ricorsa alla violenza per ottenere l'obbedienza degli alunni, che vivevano in un clima di terrore. Alcuni bimbi, solitamente i più grandi, erano incitati alla violenza e alla denigrazione nei confronti degli altri.
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