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Instant poll: Marino
vince a Roma col 60%

Hanno chiuso alle 15 i seggi per il turno di ballottaggio per l'elezione del sindaco in 67 Comuni italiani, tra cui 11 città capoluogo e tra queste Roma. Urne aperte anche in Sicilia, dove anche oggi, dopo ieri, si è potuto votare per eleggere i primi cittadini in 142 Comuni, tra i quali Catania, Messina, Ragusa e Siracusa. Dopo l'accertamento del numero dei votanti, inizieranno le le operazioni di scrutinio.

ROMA: 1/0 INSTANT POLL LA7,MARINO IN TESTA CON 60,5% - Secondo il primo instant poll per La7 per le comunali di Roma - con una copertura dell'80% del campione - Ignazio Marino è in testa con il 60,5%. Il sindaco uscente Gianni Alemanno si ferma al 39,5%.

I ballottaggi si piegano alla statistica e, come accade ormai da 20 anni a questa parte, anche in quest'occasione il secondo turno delle comunali - che ha raccolto 67 sfide in altrettante città, con un picco di attenzione su 11 capoluoghi di Provincia, tra cui Roma - ha fatto registrare un diffuso e brusco calo dell'affluenza, al di sotto della media nazionale.

Alle 22 il dato nazionale è stato del 33,87%, 8 punti in meno rispetto al 42,38 archiviato al primo turno; ancora più bassa la percentuale di Roma, fotografata al 32,30%, e in questo caso sono oltre 5 i punti che la dividono dal 37,69% del primo turno. L'andamento tutto col segno meno autorizza ancora una volta a parlare di 'sciopero del voto' da parte degli elettori; inoltre il calo dell'affluenza, a detta di alcuni analisti, potrebbe facilitare un 'cappotto' elettorale da parte del centrosinistra, vista la storica 'fedelta'' alle urne dell'elettore medio di quello schieramento, che quindi potrebbe riuscire a imporre i suoi candidati nella maggior parte delle città al voto, naturalmente a cominciare da quella più significativa in termini politici, vale a dire Roma. A meno di un forte aumento del numero dei votanti nella giornata di domani, che tuttavia appare improbabile, l'astensione assume quindi un ruolo da protagonista in questa tornata amministrativa. Tra i capoluoghi il peggior risultato lo incamera Ancona che alle 22 registra una percentuale di votanti del 27,48% circa 13 punti in meno rispetto al 40% del primo turno. Male anche Barletta, che alle 22 registra una percentuale di votanti del 31,27% contro il 50,85 del primo turno, -19 punti.

Allo stesso modo non brillano Viterbo ( 33,64,oltre 12 punti in meno rispetto al 45,75) e Imperia (36,98 contro il 47,68, -11 punti). Va un pochino meglio in Sicilia, impegnata oggi e domani in un turno amministrativo a cui stanno prendendo parte quasi 4,5 milioni di cittadini per eleggere i sindaci in 142 Comuni, tra cui spiccano Catania, Messina, Ragusa e Siracusa.

Alle 22 l'affluenza complessiva, secondo l'Ufficio elettorale siciliano, era pari al 47,64%. In un mare di segni meno, l'affluenza è in calo, soprattutto a Ragusa dove il dato negativo è di circa 10 punti: 43,83% contro il 53,1 delle precedenti consultazioni. A Siracusa ha votato il 45,9% (48,35% nel 2008). Messina si attesta al 48,05%, contro il 50,71 di cinque anni fa.

A Catania ha votato il 44,4 (47,08% il dato delle precedenti amministrative). Sulla sfida di Roma, ha spiegato il leader de La Destra Francesco Storace, "ballano più di 500mila voti" e "un'affluenza al 24% vuol dire - ha aggiunto - un 44% alla fine, ovvero 1 milione e 400mila votanti". A Siena l'elezione comunale assume un particolare sapore politico, visto che è andata al ballottaggio dopo 20 anni che ciò non accadeva. Anche se con una una scarsa partecipazione: l'affluenza alle 22 fa registrare una battuta d'arresto con un calo di 11 punti al 40,49 dal 51,77.

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