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Allarme Bce sull'Italia
rischi sul risanamento

Allarme della Bce sul nostro Paese: ''Il risanamento di bilancio "più graduale" indicato nel nuovo programma di stabilità dell'Italia presenta "rischi", rappresentati da "un'evoluzione macroeconomica peggiore delle aspettative" e "un rallentamento delle entrate rispetto alle dinamiche ipotizzate nonché maggiori spese".

Nel suo bollettino mensile l'EUrotower torna sull'andamento dei conti pubblici nel 2012 rifacendosi al dati notificati dai Paesi dell'Eurozona ad Eurostat in primavera, che mettono l'Italia nel gruppo dei Paesi che non hanno fatto salire il deficit oltre il 3% del Pil. Lo scorso anno "il risanamento - nota la Bce - è stato sostenuto da interventi di aumento delle entrate che hanno più che compensato l'incremento della spesa osservato nel 2012". I disavanzi "sono rimasti superiori al valore di riferimento del 3 per cento del Pil nella maggior parte dei paesi dell'area, con l'eccezione di Germania, Estonia, Italia, Lussemburgo, Austria e Finlandia". Quanto al debito, resta prossimo o superiore al 100% del Pil in Belgio, IRlanda, Grecia, Italia e Portogallo. La Bce nota comunque, per l'Italia, un deficit/Pil superore di 1,3 punti percentuali all'obiettivo fissato nel programma di stabilità, "un risultato perlopiù riconducibile all'andamento economico peggiore delle aspettative e alla debole dinamica delle entrate". "Nel quadro di una progressiva ripresa - prosegue la Bce - l'aggiornamento del programma italiano "posiziona il disavanzo appena sotto il 3% del Pil" per il 2013" dopo che "in previsione di un percorso di risanamento più graduale, gli obiettivi di bilancio sono stati notevolmente ridimensionati rispetto all'aggiornamento del programma per il 2012". In base alle attese, ricorda poi la Bce, "nel 2013 il rapporto fra debito pubblico e Pil raggiungerebbe il picco di circa il 130% del Pil".

Quindi dall'Eurotower arriva un monito: l'Italia, scrive la Banca centrale europea nel bollettino -  deve "attenersi con rigore al percorso di moderazione del disavanzo specificato nell'aggiornamento per il 2013" al suo programma di stabilità, affinché "non venga di nuovo superato il valore di riferimento del 3%" di deficit/Pil, una "sfida cruciale per la politica di bilancio del nuovo governo".

L'economia dell'Eurozona "dovrebbe stabilizzarsi e riprendersi nel corso dell'anno, seppure a ritmo moderato". Lo scrive la Bce nel bollettino mensile, confermando che "i rischi per le prospettive economiche dell'area euro continuano ad essere al ribasso e includono la possibilità di una domanda interna ed esterna inferiore alle attese e una lenta o insufficiente attuazione delle riforme strutturali". La Bce conferma la revisione delle stime sul Pil nel 2013 (-0,6% dal precedente -0,5%), e lievemente al rialzo (+1,1%) per il 2014.

Quanto all'occupazione la banca centrale europea ricorda che le economie dell'Eurozona hanno perso oltre quattro milioni di occupati dall'inizio della crisi nel 2008, e le statistiche indicano che "é probabile che l'occupazione si sia ulteriormente ridotta nei primi due trimestri del 2013".

BCE: OK ASTE ITALIA-SPAGNA, TORNANO INVESTITORI ESTERI - Italia, Spagna, Portogallo hanno registrato nella prima parte dell'anno "un miglioramento delle condizioni del mercato primario dei titoli di Stato, come dimostrano il buon esito delle aste di titoli di Stato"e il rientro degli investitori esteri. Tuttavia - scrive la Bce - alcuni mercati vedono "un nuovo aumento dei rendimenti".

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