Lunedì 23 Dicembre 2024

I 70 anni
di Raffaella

"Raffaella tutta la vita": la battuta, pronunciata dai concorrenti della squadra della Carrà durante la sua ultima avventura televisiva, il talent di Rai2 The Voice, sintetizza bene l'amore che gli italiani, e non solo, nutrono nei riguardi della Raffa nazionale, una vera e propria icona che il 18 giugno festeggerà le 70 primavere. Nata a Bellaria ma cresciuta a Bologna, Raffaella Maria Roberta Pelloni a otto anni si trasferisce a Roma per frequentare l'Accademia di danza di Roma, quella di Jia Ruskaia, all'Aventino. Ha 14 anni quando la Ruskaia le dice che ha le caviglie troppo piccole e che andando avanti così, forse a 28 anni avrebbe potuto fare la coreografa. Raffaella fugge via. Fa l'esame per entrare al Centro sperimentale di cinematografia e frequenta il corso di recitazione.

Nel 1960 conquista una piccola parte ne La lunga notte del '43 di Florestano Vancini. Tre anni dopo gira I Compagni e poi Celestina con Carlo Lizzani. Quindi l'esperienza americana. Con Frank Sinatra recita in Il colonnello Von Ryan. "Venni scelta tra un sacco di attrici famose che avrebbero voluto recitare accanto a Frank - ha ricordato -. Era un gran signore, ma non conoscevo le sue canzoni. Andavo al juke-box e mettevo i Beatles. Era perplesso". Hollywood non la fa impazzire. Viene scelta per affiancare in Rai Nino Ferrer nel programma 'Io, Agata e tu'. Sconosciuta ai più, ha il coraggio di chiedere: "Datemi tre minuti solo per me. Anche padre Rotondi ha tre minuti solo per lui. Perché a me no?". Siamo nel 1969. Da lì la sua inarrestabile ascesa. Caschetto biondo targato Vergottini e diventato un vero e proprio simbolo, sensualità naturale, caparbietà, duro lavoro, massima professionalità e quell'irresistibile e tanto amato 'ombelico a tortellino': sono questi gli ingredienti vincenti che faranno della Carrà un personaggio unico e inimitabile.

Capace di reinventarsi, con coraggio e curiosità, ma anche di commuoversi ed empatizzare con il pubblico, Raffaella è riuscita a stare sulla breccia per mezzo secolo, e a tenere testa a mostri sacri della tv come Pippo Baudo, Mike Bongiorno, Corrado, Paolo Panelli e Alighiero Noschese. E a giocare alla pari con una star del calibro di Mina (nell'indimenticabile Milleluci) non solo grazie al Tuca Tuca o ai costumi attillati e candidamente sexy indossati mentre si scatenava nella hit 'Rumore' o intonava 'Come e' bello far l'amore da Trieste in giu". La Carrà è quella che ancheggia e volteggia sorridente ma sensuale in Canzonissima, ma è anche quella che veste i panni di Maga Maghella e duetta teneramente con Topo Gigio, o che si immedesima con la gente comune in Carramba.

"Ho sempre pensato che se avessi fatto troppa tv tutta insieme la gente si sarebbe stancata - ha detto di recente - perché una donna si consuma prima di un uomo. Baudo diceva 'No no, la tv e' il tuo mestiere e devi fare ogni anno uno show'. Io non ci penso neppure. Fa benissimo stare lontani dalla tv per un po' di tempo. Non solo a Baudo ma a tutti, perché un po' di riposo fa bene". Tra un Fantastico e un festival di Sanremo, la signora della Tv, tifosa bianconera, 'stacca' trascorrendo del tempo nella sua casa all'Argentario, giocando a tresette e cucinando per gli amici, tra i quali il suo ex pigmalione e fidanzato decennale Gianni Boncompagni, autore di molti dei suoi successi planetari (compreso 'A far l'amore comincia tù, tornato in auge due anni fa grazie al remix di Bob Sinclair) e inventore dell'ormai celeberrimo gioco dei fagioli in 'Pronto, Raffaella?'.

Quest'anno Raffaella ha accettato di fare il coach a The Voice, secondo programma più visto del giovedì sera, preferendolo a X Factor perché, ha spiegato "non mi piace litigare". "Credevo che questo programma sarebbe stato usato molto di più come evento - ha detto -. Però siamo molto contenti, negli ascolti a due cifre Rai 2 in questo periodo faceva fatica". Carrà, "nostra signora della tv" è la biografia scritta dalla giornalista Roberta Maresci, edita da Gremese. Il libro fa parte di una collana di monografie, "Donne nel mito", nata dalla collaborazione con il canale Diva Universal (Sky - Canale 128): oltre alla Carrà, altre quattro biografie con protagoniste Anna Magnani, Coco Chanel, Edith Piaf e Maria Callas. Ai tempi di Io Agata e tu, l'allora direttore generale Rai Ettore Bernabei le disse 'lei e' come la Ferrari, la esporteremo in tutto il mondo": aveva ragione.

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