Il dalai lama, capo spirituale in esilio dei tibetani, non ha escluso oggi che in teoria una donna possa succedergli, sottolineando che il mondo è "in crisi morale" e ha bisogno di "compassione": vale a dire di una qualità a suo giudizio prevalentemente femminile.
"Se le circostanze sono tali che un dalai lama donna sembri più utile, una donna dalai lama verrà", ha affermato il premio Nobel per la pace 1989 parlando con i giornalisti durante una visita in Australia. Il dalai lama è poi tornato a prendere le distanze dalle auto-immolazioni dei tibetani come forma di protesta estrema contro il dominio della Cina sul Tibet, lasciando intendere di considerarle un sacrificio inutile.